Orti e primavera è un’abbinata irresistibile. Ecco 7 straordinarie mete lombarde per un pomeriggio nella natura

Le giornate si allungano, la temperatura sale, sbocciano i primi fiori: è il momento giusto per rigenerarsi, dimenticare la città e le strade asfaltate con una giornata nei più bei giardini e orti di Lombardia. Spazi verdi dedicati alla ricerca, alla salvaguardia della biodiversità, agli eventi formativi e a mostre divulgative e artistiche. E’ ciò che propone la Rete degli Orti Botanici della Lombardia che promuove per i cittadini lombardi e i turisti di passaggio, le bellezze e il valore di questi luoghi custoditi in sette città. 

Milano
L’Orto Botanico si trova in Palazzo Brera, nel cuore della città. E’ parte integrante del Museo Astronomico-Orto Botanico di Brera dell’Università degli Studi di Milano, con una superficie di 25mila metri quadrati. Aperto tutto l’anno è sede di attività di ricerca scientifica, con utilizzo delle serre sperimentali, nonché di didattica universitaria e di divulgazione per le scuole. Palazzo Brera ospita la Pinacoteca di Brera, dove si trovano tra i tanti capolavori quelli di Caravaggio e Mantegna, la biblioteca Braidense, l’osservatorio astronomico e l’Accademia di Belle Arti.  

Sempre a Milano, zona Lambrate, l’Università degli Studi di Milano gestisce un altro Orto botanico, quello di Città Studi, un luogo speciale d’incontro tra scienza e natura. Uno spazio aperto da marzo a novembre, in cui è possibile attraversare a piedi alcuni scenari naturali rappresentativi del territorio dove si trovano piante autoctone come il salice e quelle importate nel lontano Medioevo e ormai diffuse come il nocciolo del Giappone. C’è anche un piccolo ruscello, uno specchio d’acqua che ospita le specie vegetali acquatiche tipiche lombarde e ornamentali.

Bergamo
L’Orto botanico Lorenzo Rota si trova sul Colle Aperto di Città Alta è un piccolo laboratorio naturistico dove convivono piante esotiche con quelle indigene. Per raggiungerlo si deve salire su per una scalinata, e arrivati in cima, la vista panoramica è davvero unica. Oltre alle mille le specie vegetali presenti, l’orto comprende anche alcune architetture storiche: la Polveriera seicentesca e la trecentesca Sala Viscontea, dove vengono allestite mostre. Chiuso in novembre, dicembre e gennaio.

Pavia
Nella città universitaria, l’Orto botanico (aperto tutto l’anno), si trova tra i palazzi storici, caratterizzato dalla presenza di un roseto, con piante selvatiche antiche e ibridi naturali. Ospita numerose specie arboree e arbustive, presenti solo qui, come l’aiuola del tè; le grandi serre, tra cui spiccano quelle settecentesche progettate dall’architetto Piermarini; il maestoso platano piantato nel 1778 e inserito tra gli alberi monumentali d’Italia e le aiuole autoctone della pianura lombarda, tra cui figurano anche specie rare e protette. 

Brescia
A Toscolano Maderno, sulla sponda bresciana del Lago di Garda, si trova l’Orto botanico sperimentale ‘G.E. Ghirardi’, aperto da maggio a settembre. Una raccolta a cielo aperto di piante officinali provenienti da tutto il mondo (450 specie di cui molte introvabili altrove!). Uno dei più importanti edifici residenziali di età romana di Toscolano è Villa Romana dei Nonii Arrii e il curioso Museo della carta.

Como
A Tremezzo, sul Lago di Como, si trova  Villa Carlotta, splendida dimora circondata da un immenso giardino botanico di sette ettari, aperto da marzo a novembre, dove regnano le fioriture delle azalee e delle camelie, tipiche piante dell’ambiente di lago. l vasto giardino racchiude variegati scenari naturali: il teatro di verzura, il giardino roccioso, il bosco di rododendri arborei, la valle delle felci e il magico giardino dei bambù. Tra le opere conservate all’interno della villa, importanti sculture di Antonio Canova e della sua scuola e le pitture di Francesco Hayez.

Sondrio
A Bormio, la natura si esplora non solo all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio ma anche al Giardino Botanico Alpino Rezia. Aperto nei mesi estivi, raccoglie una consistente parte della flora del parco, che comprende numerose essenze, oltre a specie appenniniche europee ed extra. E’ sicuramente un richiamo per gli appassionati di fotografia e permette di apprezzare le differenze e le somiglianze della flora montano alpina in un vero e proprio angolo di pace immerso nella natura.