Da Darwin ad Alice Springs, passando per Nitmiluk e Uluru: ecco le tappe imperdibili per seguire l’Explorer Way, l’autostrada di 1.500 km che taglia l’Australia

I viaggi on the road non sono solo una prerogativa degli Stati Uniti, o almeno non più.

In Australia c’è un’autostrada lunga 1.500 km che taglia in due il nuovo continente, attraversando tutto il Northern Territory: è l’Explorer’s Way, e il modo migliore per percorrerla, è, ovviamente, sulle quattro ruote. Ecco come pianificare il viaggio e quali sono le tappe imperdibili, sopratttutto ora che sta per iniziare la stagione calda nell’altro emisfero.

La partenza è da Darwin, il capoluogo del Northern Territory:la città sulla costa dallo stile di vita rilassato si può esplorare soprattutto attraverso i suoi parchi, famosi sia per la varietà di flora e fauna, ma anche per gli insediamenti rupestri e le pitture aborigene, alcune delle quali risalenti a 50000 anni fa (nel Kakadu National Park, il più grande dell’intero continente, esattamente ad Ubirr e Nourlangie Rock). Un’esplorazione che non è esente dal piacere: nel Litchfield National Park, ad esempio, si può approfittare delle sua famose cascate tra le rocce capace di creare piscine d’acqua naturali.

Seconda tappa è la cittadina di Katherine, che da il nome all’omonimo fiume: terra anticamente appartenuta alla popolazione aborigena degli Jawoyn, a soli 30 km dalla città si estende il Parco Nazionale del Nitmiluk, che è possibile esplorare in barca, canoa, o facendo trekking. Un percorso che prevede almeno due giorni di tempo (ma nella zona abbondano lodge e resort eco e di lusso nei quali soggiornare e riprendersi dalle fatiche del giorno) il suo punto più spettacolare è di certo quello delle Katherine Gorges, 13 gole scavate nella roccia dal fiume e separate da altrettante rapide. 

Mataranka: a 106 Km da Katherine, in direzione sud, c’è Mataranka, altra cittadina famosa per le sue acque termali di acqua calda, circondate da una lussurregiante vegetazione tropicale. Per chi volesse sperimentare la vera essenza di un viaggio on the road, è necessaria una deviazione verso la zona di Daly Waters a circa 150 km di distanza. Il motivo? Il Daly Waters Pub, forse il più vecchio di tutto il Northern Territory, con le classiche sale da biliardo e le pareti costellate di foto e memorabilia lasciati dagli avventori, in pieno stile Born to run di Bruce Springsteen. 

Tennant Creek e Devil’s Marbles:dopo 400 km di strada il paesaggio si fa arido, quasi simile a quello delle Highway americane. Dalle parti di Tennant Creek ci si può fermare per i Devil’s Marbles, strane formazioni rocciose in equilibrio sulla piana desertica. Secondo le leggende degli aborigeni, non sono altro che le uova del serpente arcobaleno, creatura d’importanza centrale nella mitologia locale. E, come gli Stati Uniti, anche l’Australia ha la sua Area 51: è il Wycliffe Well, capitale degli avvistamenti UFO, tutti documentati nel pub locale, quello con la migliore selezione di birre dell’intero Northern Territory.

Alice Springs: la città dell’Outback per eccellenza, è quella alla quale si arriva dopo aper superato il Tropico del Capricorno e l’ultima tappa sulla strada degli Esploratori. Oltre ai vari parchi, a meritare una visita sono due tappe collaterali del Red Centre, il centro più selvaggio dell’Australia: il Kings Canyon, famoso per le sue pareti di roccia profonde 270 metri osservabili dalla Kings Canyon Walk, che lo costeggia per 6 km, fino ad arrivare al Garden of Eden delle piscine naturali e l’Uluru. Il vero simbolo del Northern Territory è a circa 400 km da Alice Springs. Monolito sacro per gli aborigeni, a cui il governo l’ha riconsegnato nel 1985, la sua particolarità è la colorazione, che cambia a seconda dell’ora del giorno. Una pietra, la più grossa ed imponente dell’Outback australiano, visibile da decine di km, è in realta puntellata di pitture rupestri, pozzi, caverne e peculiari fenomeni di erosione.