Il 2 luglio e il 16 agosto, una vacanza ricca di festeggiamenti per entrare nello spirito della città medievale toscana. Tra le contrade e Piazza del Campo

I cavalli si avvicinano alla mossa e si schierano sulla linea di partenza. Fremono nervosi, sbuffano impazienti, si toccano e spingono nell’attesa del via al Palio. Prima, un momento di totale silenzio quasi irreale. Poi, una bufera di polvere, grida d’incitamento, rumore di zoccoli. E tutto ha inizio.

Questa è Siena, ogni anno da oltre ottocento anni, il 2 luglio e il 16 agosto. Visitarla in questo periodo è come fare un viaggio nel tempo in cui sacro e profano si mescolano alla tradizione in due appuntamenti dove turisti, curiosi e veri appassionati rivivono la storia della città, tra le contrade e Piazza del Campo.

La corsa vera e propria è prevista per il tardo pomeriggio, ma l’energia del Palio si respira anche nei giorni che lo precedono. Gli appuntamenti sono tanti e i più significativi sono la presentazione del palio, il drappo vinto che viene poi conservato nel museo di contrada, le corse di prova a cui si può assistere gratuitamente, la Messa dei Fantini (in piazza del Campo, davanti alla Cappella) e la benedizione del cavallo.

Nel pomeriggio della gara parte anche il corteo storico dal Palazzo del Governo in Piazza Duomo per raggiungere il luogo della disputa in serata, intorno alle 19 a luglio e alle 19.30 ad agosto, quando l’ultimo dei cavalli della contrada estratta entra in campo di rincorsa dando il via all’evento più atteso dell’anno.

La corsa dura poco più di un minuto, per tre giri di piazza. Ancora un minuto per sapere quale cavallo, scosso o con fantino, ha coperto per primo il percorso aggiudicandosi il palio, e poi via ai festeggiamenti.

Come una in una sorta di rituale, per entrare fin da subito nello spirito del Palio, nelle settimane che lo precedono ogni contrada organizza cene all’aperto lungo le proprie strade. Qui è possibile mangiare cucina tradizionale a buon mercato prenotando anche il giorno stesso all’interno della sede della contrada. Mentre, la cena del vincitore di regola si svolge in autunno, ma non è riservata al pubblico.

Per un bicchiere di Chianti prima e dopo il Palio c’è l’Osteria Il Grattacielo che dal 1840 serve vini rossi e bianchi alla mescita. Da provare anche i pici con le briciole o al ragù di maiale, le panzarelle, i taglieri di formaggi e salumi, o i piatti vegetariani.

Invece, per godere di uno dei panorami più belli di Siena, dopo aver gustato le leccornie locali, la Torre del Mangia con i suoi 400 gradini aiuta la digestione ma soprattutto regala una vista che ripaga della fatica.

Interdetta a chi soffre di vertigini, da visitare entro ottobre è la Cattedrale e la sua Porta del Cielo, ovvero la parte superiore del Duomo che un tempo era inaccessibile ma che oggi, attraverso un percorso guidato, concede una visuale davvero unica.