Sulle tracce di Churchill
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Sulle tracce di Churchill

di Antonella Tereo

«Una cortina di ferro è scesa sull’Europa». Così Winston Churchill proprio il 5 marzo di 75 anni fa predisse il futuro politico del Continente. Ecco allora i luoghi di una vita legati all’ex Primo Ministro inglese.

“From Stettin in the Baltic to Trieste in the Adriatic, an iron curtain has descended across the continent”.
W. Churchill

“The greatest Englishman”, come è stato più volte definito Winston Churchill, tenne uno storico discorso proprio il 5 marzo del 1946, al Westminster College di Fulton, in Missouri durante una visita diplomatica negli States.

Alludendo ad un clima di gelida ostilità fra i Paesi europei destinati a schierarsi in due fazioni opposte dopo il secondo conflitto mondiale, preannunciò di fatto quella che poi fu la Guerra Fredda.

Del personaggio audace e certamente controverso, oggi restano alcuni luoghi del tutto suggestivi, legati alla sua vita pubblica ma anche privata.

VisitBritain
La facciata ed i giardini di Blenheim Palace

Blenheim Palace, Woodstock

Partendo alla volta dei luoghi legati allo statista inglese, una delle tappe da non perdere è senza dubbio dove tutto ebbe inizio. Sir Winston Leonard Spencer Churchill nacque nel 1874 nell’Oxfordshire.

La sua non era certo una famiglia qualunque: anzi, l’alto lignaggio portava addirittura il titolo nobiliare del Duca di Malborough.

La residenza quindi dei primi anni della sua vita fu quella che ancora oggi – in tutto il suo splendore – si può anche visitare, ovvero Blenheim Palace: un aristocratico palazzo, una sede istituzionale ancora operativa oltre che Patrimonio dell’Umanità, fra tenute di campagna nei pressi di Woodstock.

Barry Marsh
Chartwell, la country house di Winston Churchill nel Kent

Chartwell, Kent

Si potrebbe chiamare la vera casa (dopo quella in Downing Street), visto che per 40 anni ospitò Sir Churchill e Signora, la sua Clementine.

Era ed è ancora una country house, con i caratteristici brick rossi e l’ingresso ben riparato da sguardi indiscreti da una folta vegetazione.

I turisti più cuirosi ed appassionati fanno tappa anche qui, sapendo che l’ex politico scelse questa proprietà per il suo giardino posteriore, secondo le cronache del tempo.

In questa casa poi, visse fino all’ottobre del 1964, non molto tempo prima della sua morte, avvenuta nel gennaio successivo, a Londra.

© IWM
La camera da letto nel bunker delle War Rooms di Churchill, a Londra

Le stanze della guerra, Londra

Schemi, appunti e mappe del mondo a disposizione dell’ex Primo Ministro sono raccolte nelle War Rooms, famose stanze che furono ricavate nel bunker dell’ex politico ancora oggi visitabili, in King Charles Street a Londra.

Sito sotto le vie del centro della city, il luogo è attraversato lunghi cunicoli e percorsi (sempre grazie a visite “guidate”), facendone una delle attrazioni più suggestive per gli appassionati oltre che per turisti in visita nella capitale.

L’impegno politico dello stratega inglese condusse le sorti della Gran Bretagna nel secondo conflitto mondiale, un ruolo che chiese sacrifici non indifferenti. Ecco spiegato il motivo per cui nel bunker c’è ancora il letto dell’ex primo ministro, utile per rilassarsi prima di tornare a pianificazioni belliche che fecero la storia.

Alan Keohane
Churchill Bar a La Mamounia di Marrakech

La Mamounia, Marrakech

Tra i soggiorni privati che preferì Churchill nel mondo, La Mamounia è senza dubbio da ricordare fra le dimore storiche ancora adesso fra le più esclusive del Marocco.
Sembra apprezzasse così tanto quel rifugio da definirlo “Il luogo più incantevole al mondo”.

Trascorreva interi inverni in hotel sfruttando balconi e terrazze per seguire la luce del sole mentre dipingeva i suoi celebri paesaggi (e molte di quelle tele, nate da questi soggiorni, sono al Churchill Museum in Inghilterra).

Ad oggi, l’hotel mantiene un ricordo dell’ospite forse più illustre anche in una suite, a lui intitolata e nel Churchill Bar (appena riaperto dopo un raffinatissimo restyling) e diventato un luogo intimo e riservato per soli 20 ospiti.

Resta l’allure del luogo però, dove ci si immagina lo statista davanti ad un drink prima di fumare il suo noto sigaro.

La Mamounia
La camera 300, ovvero la Churchill Suite a La Mamounia di Marrakech

Hotel Anfa, Casablanca

Non si può dimenticare nel gennaio 1943 la conferenza della “resa incondizionata” segnò le vicende post-secondo conflitto mondiale.

La celebre strategia fu messa a punto a Casablanca, sempre in Marocco, proprio da Winston Churchill e Franklin D. Roosevelt (seduti l’uno accanto all’altro, open air, nella storica foto di metà gennaio nel 1943), alla presenza anche di Charles de Gaulle e Dwight Eisenhower.

Lo scatto delle foto di circostanza avvennero proprio al termine dell’incontro politico, avvenuto nell’Anfa Hotel che sorge sul lungomare della città …e accoglie ancora nelle sue camere oggi a cinque stelle celebri ospiti da tutto il mondo.