I luoghi e i quartieri da vedere nella seconda città più grande della Germania (dopo Berlino)

‘I posteri abbiano cura di conservare degnamente la libertà che gli antenati hanno conquistato’. È il motto di Amburgo che campeggia a lettere d’oro sulla facciata del municipio e descrive bene lo spirito della città, libertaria e libertina, porto di mare del Nord Europa all’estuario dell’Elba.

Città dei ponti (ce ne sono 2.300 che attraversano i canali detti ‘Fleete’) e dei cigni, del punk e del St.Pauli, la squadra di calcio famosa in tutto il mondo che prende il nome dal quartiere a luci rosse, dove i marinai che arrivavano da tutto il mondo passavano il tempo in attesa che le navi ripartissero, e dove i Beatles si sono esibiti nei primi anni 60, prima di diventare famosi.

Ma oltre a St.Pauli ci sono altri quartieri che val la pena visitare. Come lo Schanzenviertel, uno dei poli della cultura alternativa di Amburgo, luogo di ritrovo per artisti, musicisti e skater, che ogni anno ospita lo Schanzenfest, un festival di artisti di strada, streetfood e mercatini delle pulci. Oppure la Speicherstadt, un complesso di magazzini che quando è stato costruito, nella seconda metà dell’Ottocento, rappresentava il più grande del genere al mondo.

Ad Altona, invece, c’è il Fischmarkt, il mercato del pesce dove andare la domenica mattina all’alba. E ancora il Gängeviertel, nel Settecento caratterizzato da stradine anguste e cattive condizioni igieniche per cui, risanato, conserva ora alcune case a graticcio a testimonianza del passato.

Da non perdere, infine, oltre alla zona del centro, anche la zona intono all’Alster, un lago artificiale che nasce dall’omonimo fiume e che rappresenta il quartiere più chic della città, dove le case sono tra le più care di tutto il paese.

(Ha collaborato Chiara Parise)