Jaguar Type 00, rompere gli schemi: così l’auto si avvicina all’opera d’arte
Credits: Jaguar

Jaguar Type 00, rompere gli schemi: così l’auto si avvicina all’opera d’arte

di Nina Stefenelli

Chi pensa che il brand britannico sia votato al conservatorismo deve ricredersi. Il Chief Creative Officer Gerry McGovern ha preso gli elementi delle Jaguar più celebri e li ha fusi in una concept che prefigura le nuove vetture made in England

È Parigi la capitale scelta da Jaguar per il debutto europeo della sua nuova Design Vision Concept elettrica: Type 00. L’ultima creazione del giaguaro ha sfilato per le strade della Ville Lumière a inizio marzo, in occasione della Fashion Week, proprio dove Jaguar aprirà uno dei suoi prossimi luxury store.

Type 00 era stata svelata al mondo a dicembre 2024, durante la Design Week di Miami, quando il Chief Creative Officer di Jaguar Land Rover, Gerry McGovern, aveva subito messo le cose in chiaro, dichiarando: «Non tutti l’ameranno».

E viene da pensare che era proprio questo l’obiettivo: creare qualcosa capace di calamitare l’attenzione, ma senza la necessità di essere amato all’unanimità. Che Jaguar Type 00 avrebbe suscitato giudizi polarizzati c’era da aspettarselo fin da quando Jaguar aveva anticipato, attraverso un teaser psichedelico, la nuova brand identity. Un breve video che lasciava presagire qualcosa di dirompente, unico, senza precedenti, totalmente in linea con la filosofia del copy nothing che ha sempre caratterizzato e guidato il marchio.

Jaguar Type 00
Credits: Jaguar
Da notare l’apertura delle portiere incernierate verso l’alto; gli interni sono però l’elemento che più marca la distanza dalla tradizione del brand, totalmente digitalizzati

Con la nuova concept il team creativo si è immerso in una dimensione artistica tout court, per dare vita alla vettura che ne definirà il futuro, preludio di una GT elettrica quattro porte, in arrivo a fine anno. Non c’è da stupirsi, quindi, quando veniamo a sapere che McGovern ama condividere con i suoi collaboratori soltanto immagini di opere d’arte piuttosto che di automobili.

Del resto, parliamo di un brand abituato a regalare al pubblico icone a quattro ruote degne di varcare le porte del MoMA di New York (accadde con la E-Type) o di entrare nelle grazie di uno come Enzo Ferrari, che la definì «la più bella mai costruita».

L’associazione con il mondo dell’arte è stata fondamentale per la nascita di questo progetto, dedicato a una nuova platea di automobilisti, ai loro desideri e al loro particolare mindset, contaminato da creatività, audacia, anticonformismo senza compromessi e indipendenza, proprio come vuole essere il nuovo capitolo della lunga storia di Jaguar.

Jaguar Type 00
Credits: Jaguar
La vettura a Parigi, durante la settimana della moda. La Jaguar ha esordito alla Miami Design Week, cornice non casuale per un’auto che ha la pretesa di presentarsi come una scultura.
La Type 00 esibisce un muso straordinariamente lungo, come quello delle Jaguar più sportive degli anni 50 e 60, solo che è puramente estetico, non dovendo più ospitare i potenti motori a sei e a otto cilindri a benzina

Ma com’è la Jaguar Type 00 dal vivo? Tino Segui, Chief Exterior Designer del marchio, sostiene che per apprezzarla bisogna mettersi di fronte alla vettura, come se per comprenderla al meglio dovessi affrontarla. «La Type 00 è un’auto che domina il presente, con le sue ampie proporzioni che ti colpiscono in faccia quando te la trovi davanti».

Gli interni sono accoglienti e restituiscono la sensazione di un ambiente futuristico ma che “sa di casa”; la tecnologia rimane sullo sfondo; il comfort è tattile. La storia di quest’auto è incentrata sulla sua architettura e sui materiali», come ci ha raccontato il Chief Interior Designer Tom Holden.

Insomma, per il team creativo che ha lavorato al progetto, non si è trattato solo di pensare e realizzare la prima Jaguar elettrica, quanto di una naturale evoluzione della visione del brand, dedicata alle generazioni future.

«Great brands are dreams not just products», ha aggiunto il Brand Design Director Richard Stevens: «Ancora una volta Jaguar ha mantenuto intatto il proprio dna che, nonostante il cambiamento, non è andato perduto».