5 (nuovi) spazi d’arte in città che non ti aspetti
Cukrarna

5 (nuovi) spazi d’arte in città che non ti aspetti

di Carolina Saporiti

Non solo New York, Venezia, Londra e Parigi… Abbiamo selezionato 5 nuovi musei o centri espositivi in cinque luoghi “insoliti” che stanno facendo parlare di sé dall’Africa, all’Asia fino all’America Latina

Dopo chiusure, mostre posticipate e misure di sicurezza, l’arte è tornata alla sua normalità, portando tante novità e uscendo dai ‘soliti confini’. Abbiamo selezionato 5 nuovi musei lontani dai luoghi più comuni e dalle istituzioni più importanti della scena artistica mondiale.

L’arte non è più affare esclusivo dell’Europa e del Nord America, artisti africani, del Sud America e dell’Asia si stanno facendo sempre più spazio e parallelamente sono nati nuovi centri dedicati all’arte anche in città che non ci saremmo mai aspettati. Ecco i 5 nuovi musei da tenere d’occhio e da visitare alla prima buona occasione.

Foto: ADA Contemporary Art Gallery
Aperta nel 2020, ADA ha sede ad Accra, capitale del Ghana

ADA Contemporary Art Gallery – Accra, Ghana

Ada è una galleria d’arte contemporanea aperta nel 2020 ad Accra, capitale del Ghana. Fondata da Adora Mba, consulente di arte contemporanea africana, ADA è specializzata nel promuovere il lavoro di artisti emergenti dell’Africa e la sua diaspora. Ada sostiene la comunità artistica contemporanea del Ghana e del continente africano intero, cercando di promuoverla a livello mondiale. Attraverso un programma di mostre personali, ma anche progetti ed esposizioni fuori sede, commissioni site-specific, conferenze, partnership e attività filantropiche, ADA permette agli artisti emergenti l’opportunità di presentare il proprio portfolio completo. Tutte le mostre escono dai confini della galleria e continuano sul sito web di ADA dove sono allestite sale virtuali dove si possono trovare materiali ulteriori, come schizzi, bozze di lavoro e video. 

LAGO/ALGO
Lago è uno spazio culturale nato dalla pandemia a Città del Messico

Lago – Città del Messico, Messico

LAGO è un progetto che è nato durante la pandemia, ossia dalla necessità di reimmaginare la situazione attuale e ripensare il rapporto con lo spazio pubblico e in particolare con la foresta di Chapultepec, così come di ripensare i modelli di consumo e il rapporto con la natura. L’edificio, originario del 1964 e progettato dall’architetto Alfonso Ramírez Ponce, è stato trasformato in uno spazio di lavoro, un bar e un ristorante che propone una cucina ambientale e sostenibile. Ideato da Micaela Miguel, LAGO cerca di portare la fattoria a tavola per contribuire a ridisegnare la catena alimentare e generare valore per tutti i suoi attori. Accanto c’è ALGO, uno spazio culturale ad accesso libero guidato da OMR (una delle più importanti gallerie d’arte del Messico). Un progetto ibrido e collaborativo che, attraverso la cultura e le arti, cerca di generare riflessioni esistenziali sulla contemporaneità e sul nostro ruolo nel futuro della Terra.

MACA
Maca è stato aperto dallo scultore uruguayano, Pablo Atchugarry, a Punta del Este

MACA – Punta del Este, Uruguay

Ha aperto lo scorso 8 gennaio il nuovo Museo di Arte Contemporanea in Uruguay per volontà dello scultore Pablo Atchugarry. Situato sulla Route 104 di Manantiales, sul sito della Fondazione Pablo Atchugarry, il nuovo MACA – Atchugarry Museum of Contemporary Art si sta già facendo spazio nella scena artistica internazionale. Il museo di 5.000 m2 progettato dall’architetto Carlos Ott, dispone di cinque sale espositive e ha aperto con la mostra Christo e Jeanne-Claude in Uruguay. L’esposizione comprende una selezione di oltre cinquanta opere in prestito, tutte esposte per la prima volta in Uruguay. Il MACA ospita la collezione Atchugarry, che contiene opere di artisti latinoamericani, americani ed europei e nell’edificio annesso al museo è allestita una mostra dell’artista argentino León Ferrari. Completano la struttura un negozio di souvenir, una caffetteria, un auditorium, un’ampia terrazza e il Parco delle Sculture. Il programma del MACA comprenderà anche rassegne cinematografiche, concerti di pianoforte, conferenze, seminari e workshop a cui partecipano diversi storici e critici dell’Uruguay e del mondo. 

MIRAN KAMBIČ
La Galleria Cukrarna di Lubiana, in Slovenia, ha aperto nel settembre 2021

Cukrarna – Lubiana, Slovenia

La Galleria Cukrarna di Lubiana ha aperto nel settembre 2021 e funge sia da sede espositiva di arte contemporanea sia come luogo in cui è possibile esplorare i pensieri e creare e presentare progetti di arte contemporanea di ogni tipo – visiva, performativa, sonora, musicale e altro ancora. Cukrarna vuole dunque essere un polo culturale che lavora con artisti e altri soggetti provenienti dalla Slovenia e da altri Paesi. La missione principale è quella di essere un’istituzione di arte contemporanea, ma anche quella di essere un centro di “educazione”, diffondendo principi come il rispetto per l’altro, la responsabilità nei confronti dell’ambiente e l’importanza di critica sociale. Cukrarna era una raffineria di zucchero, costruita nel 1828, che in poco tempo diventò la più grande dell’impero austro-ungarico. L’edificio abbandonato cominciò a essere abitato da soldati, operai e anche alcuni scrittori appartenenti al modernismo sloveno. Ma le condizioni di vita erano tutt’altro che adeguate e negli anni Ottanta Cukrarna era considerata una vergogna per la città. Nel 2008 la città di Lubiana ha acquistato l’edificio e il suo parco dal precedente proprietario e l’ha restaurato e rinnovato, con un approccio conservativo, e poi l’ha dato in gestione a un’istituzione pubblica. 

F1963
F1963 è un complesso multiculturale aperto a Busan, seconda città della Corea del Sud

F1963 – Busan, Sud Corea

F1963 è un complesso multiculturale per tutte le età, che si trova nella seconda città più grande della Corea del Sud, Busan. Un tempo fabbrica di cavi ora è una fabbrica culturale, dove si crea e si “consuma” arte (non solo mostre, ma anche teatro e concerti) ed è anche un luogo di studio grazie alla presenza di una biblioteca e di un’accademia. Fondata nel 1963, la fabbrica di Suyeong, Busan, è stata la prima fabbrica di cavi di Kiswire fino alla sua chiusura nel 2008. La lettera ‘F’ sta per fabbrica, mentre ‘1963’ è l’anno in cui Kiswire di apertura dell’azienda. La fabbrica è rinata nel 2016 con l’organizzazione della prima Biennale di Busan come un complesso eco-compatibile e multiculturale dedicato all’arte, all’uomo e alla cultura. Grazie alla collaborazione tra settore pubblico e privato, la Città di Busan e Kiswire hanno creato la Sukcheon Hall, dove si tengono spettacoli e mostre. Il Moonlight Garden e il Bamboo Sori Trail sono foreste all’interno della città che offrono ai visitatori un ambiente tranquillo e rilassante e dove tutto l’anno vengono organizzati seminari, spettacoli e proiezioni di opere liriche, film circondati da giardini di erbe aromatiche. La Biblioteca d’arte F1963 custodisce libri di architettura, musica, arte e fotografia, alcuni molto antichi e continua ad allargare il proprio catalogo.