Perché gli arredi vintage sono così richiesti
I-stock

Perché gli arredi vintage sono così richiesti

di Penelope Vaglini

Grazie a milioni di immagini sui social e al moltiplicarsi delle aste online, le richieste di arredi vintage sono aumentate vertiginosamente nel 2021

Le vendite di arredi vintage stanno vivendo un vero e proprio boom. Il merito? Va ai gusti ricercati di Generazione Z e Millennials, animati dalla voglia di ridurre al minimo il proprio impatto ambientale. Dare una seconda vita a pezzi di design, infatti, risulta senz’altro più sostenibile rispetto alla produzione di arredi ex novo. Per non parlare del fattore economico, che identifica nell’acquisizione di pezzi firmati dai grandi maestri del design, un vero e proprio investimento, in molti casi destinato ad aumentare il suo valore in maniera esponenziale con il passare del tempo.

Il fascino del vintage

Rassicurante, dall’allure nostalgica, ma allo stesso tempo così contemporanea poiché destinata a sopravvivere al tempo e alle mode. Il vintage innesca profonde dinamiche emozionali in chi lo sceglie per personalizzare i propri ambienti di vita (domestici o professionali) e consente di connettersi in maniera profonda con ogni complemento, fino a conoscerne le storie più incredibili. Con questo termine si indica la seconda vita di arredi nati almeno vent’anni prima di essere riacquistati. L’origine della parola è da ricercarsi in “vendage”, che in francese indica la raccolta dell’uva destinata ai vini d’annata. Si possono chiamare vintage anche oggetti prodotti in anni antecedenti al ventesimo secolo che, come suggerisce Treccani, sono spesso considerati superiori a quelli di fattura contemporanea, sia per l’elevata qualità dei materiali, che per i processi di lavorazione (se paragonati ad alcune produzioni ‘rapide’ e globalizzate dei giorni nostri). Da non confondere con il Retrò, che invece identifica arredi e complementi di ispirazione vintage, ovvero disegnati per ricordare linee, texture e materiali di pezzi di design di epoche passate. Un esempio? Ci sono brand che hanno fatto delle glorie del passato una nuova lente per interpretare il gusto contemporaneo, come Maison Matisse, che proietta un mood vintage in realizzazioni contemporanee firmate da grandi nomi del design come Jaime Hayon, Ronan ed Erwan Bouroullec e Alessandro Mendini.

maison-matisse-ceramics-collection-arredi-vintage-retro
Maison Matisse, Ceramic Collection, design Marta Bakowski

Il lockdown e il boom del vintage design

Passando più tempo tra le quattro mura, durante i lockdown del 2020 sono molti coloro che hanno deciso di rinnovare l’aspetto della casa e dare un tocco veramente personale ricorrendo a complementi e arredi vintage. WGSN, società di trend forecasting, segnala che i post dedicati all’arredo vintage hanno registrato un +12% su Instagram, con chiavi di ricerca correlate in aumento fino al 53,4% su base annua. La tendenza? Il mix and match che coniuga arredi contemporanei e minimali con pezzi vintage super ricercati e unici. Il processo è stato facilitato dalle piattaforme online e di e-commerce, oltre a milioni di immagini ispirazionali da sfogliare anche su Pinterest. Come quelle senza tempo dei cataloghi Knoll degli anni sessanta, con tavoli e sedie di Saarinen poggiati su ampi tappeti, coffee table in marmo e le mitiche Platner Chair, che con le loro curve hanno dettato i codici stilistici dell’arredo moderno.

Mistovia-Studio-Katowice-Apartment-mix-and-match
Mix and match, vintage e contemporaneo, Progetto di interni di Mistovia Studio, credits ONI Srudio

Le aste online di arredi vintage

Con questo immaginario ben impresso nella mente delle nuove generazioni, le aste online di vintage design hanno raggiunto risultati da record per tutto il 2020. La sovraesposizione digitale si è infatti tradotta in un abbassamento dell’età media degli estimatori del design d’altri tempi e dei collezionisti di pezzi unici. Facilitati da numerose piattaforme, questi giovani buyer possono trovare facilmente ciò di cui hanno bisogno sui profili social di alcuni conosciutissimi esperti come Penelope Interni, punto di riferimento milanese per modernariato e vintage, che proprio durante il lockdown ha dato la possibilità di acquistare i propri pezzi direttamente attraverso i social network. Dall’altra parte del mondo, Curated Spaces è uno shop che rende accessibili a tutti i più importanti pezzi di design vintage internazionali, grazie a un team di “hunters” che garantiscono una curatela dagli standard elevatissimi. Così, gli amanti del vintage hanno oggi l’imbarazzo della scelta per scovare i pezzi più esclusivi, trovando nelle linee e nei materiali di epoche passate, codici stilistici stimolanti e sempre attuali.  

Arredi-vintage-il-boom-del-2021-aste-online
I-stock