Sartoria Latorre, storia d’eleganza. Intervista ad Alberto Latorre

Sartoria Latorre, storia d’eleganza. Intervista ad Alberto Latorre

di Rita Bossi

L’azienda pugliese presenta al Pitti 4 modelli di punta della collezione A/I 2022, in cashmere ecosostenibile. Per l’occasione Alberto Latorre brand manager racconta ad Icon i distintivi del marchio italiano che pensa alla salute del pianeta

E’ il 1965 quando Michele Latorre fonda a Locorotondo, nella stupenda Valle d’Itria, tra masserie e ulivi secolari, una sartoria da uomo per il ben vestire maschile. Indirizzo di riferimento in città, dove ogni capo viene rigorosamente cucito a mano seguendo una tradizione antica che è stata tramandata ai figli Vito, Alberto, Luciano e Alessio che hanno saputo far tesoro dell’esperienza paterna, dando alla sartoria un tono manageriale e una brand reputation di carattere internazionale. La Sartoria Latorre realizza i suoi capi esclusivamente e completamente in Italia, con la massima cura e attenzione ai dettagli. Abbiamo chiesto ad Alberto Latorre, brand manager dell’azienda, di raccontarci la storia e le novità del brand.

Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?

Sono nato e cresciuto a Locorotondo, caratteristico borgo pugliese tra i più belli d’Italia, per la sua atmosfera da fiaba e gli scorci panoramici mozzafiato. Fin da ragazzo ho vissuto nel laboratorio di confezioni di mio padre Michele, e lì, ho iniziato a conoscere le basi importanti del mio lavoro: sacrificio, passione, entusiasmo.

Quali sono i punti forza della Sartoria Latorre?

L’attenzione al prodotto, la scelta dei tessuti, degli stili, della qualità e del servizio che diamo ai clienti, con un’ottima qualità-prezzo per un prodotto 100% made in Italy. È il valore dell’artigianalità, dell’handmade, delle maestranze che mettono tutta la loro esperienza al servizio del singolo cliente. La gentilezza d’animo di chi ci lavora questo si traduce all’attenzione al territorio, che si trasmette nella collezione elegante ma con innovazione, contemporanea, adatta ad un uomo che rappresenta questi valori di cura di se, dell’ambiente e di chi ha intorno. Abbiamo con noi persone che lavorano da 20-30-40 anni. Vito, mio fratello maggiore, si occupa della parte modellistica ed è capo di un team di creativi che realizzano le nuove collezioni, mio fratello Luciano è presidente del consiglio di amministrazione e assume le decisioni più importanti sotto il profilo economico/strategico, Alessio è responsabile di prodotto e il sottoscritto.

2 Sartoria Latorre
Sartoria Latorre
Sartoria Latorre Collection AI2022

In Italia quanti punti vendita avete?

Abbiamo una distribuzione omogenea su tutto il territorio in maniera capillare e siamo sui 350 punti vendita in Italia seguita da agenti di zona con cui collaboriamo da diversi anni.

Quali sono i mercati esteri dove siete maggiormente presenti?

In tutti i paesi dell’Unione Sovietica (Russia, Kazakistan), in Germania, in Belgio, in Olanda e in Giappone. Da qualche stagione siamo presenti anche nei Paesi del Nord Europa (Norvegia, Svezia e Finlandia).

Siete presenti al prossimo Pitti con una capsule di quattro capi…me ne può parlare?

Si tratta di 4 nuovi modelli di punta della collezione A/I 2022, realizzati in cashmere ecosostenibile. La giacca in versione doppiopetto, il nuovo bomber, il cappotto sfoderato e doppiopetto in fibre naturali, che riflettono il territorio anche nelle nuance in cui si declinano: il verde degli ulivi, il blu del mare, il rosso della terra e il giallo paglierino tipico degli storici palazzi pugliesi. Un materiale finissimo e pregiato, 100% made in Italy, che il brand ha introdotto per rendere la produzione dei suoi capispalla un modello green da esportare in tutto il mondo. L’attenzione all’ambiente e a un modo di creare sostenibile sono da anni un obiettivo primario del nostro brand che dalla nostra terra, la Valle D’Itria, assorbiamo energie, ispirazione e risorse. Una capsule con capi innovativi nei trattamenti ma sempre attenti ai dettagli e alla qualità in linea con il DNA del brand.

Progetti futuri?

L’azienda ha convertito la sede rendendola quasi del tutto autosufficiente a livello energetico; ad inizio anno, abbiamo inaugurato la costruzione di una nuova ala produttiva, e investito nell’acquisizione di un terreno limitrofo, dove abbiamo piantato 300 nuovi ulivi, in modo da “restituire” alla natura fonti vitali che molte volte la filiera della moda, con la sua produzione, impoverisce. Oggi è stata fatta la scelta di fare un passo in più in questa direzione, impegnandoci anche a livello di investimenti: parte del ricavato dei modelli di punta della collezione A/I 2022 sarà infatti devoluto ad associazioni che si occupano di riforestazione e rigenerazione del territorio. Il nostro è un brand etico e sostenibile che si impegna realmente nei confronti dell’ambiente, utilizzando le risorse naturali in modo consapevole.