Come il Coronavirus sta cambiando il settore della cosmesi: tendenze e nuove abitudini

Come il Coronavirus sta cambiando il settore della cosmesi: tendenze e nuove abitudini

di Eleonora Gionchi

Dalla ritrovata “simpatia” per i conservanti fino alle etichetti intelligenti, ecco quello che guiderà i nostri acquisti nell’era post-Covid. E il mondo della cosmesi si adatta.

L’elenco delle conseguenze del lockdown diventa sempre più lungo anche nel settore della bellezza, soprattutto in Italia dove aveva chiuso il 2019 con un fatturato di 12 miliardi di euro. E ora? Un cambio di passo che porta a nuove abitudini: aumento degli acquisti online ma anche una nuova riscoperta dei brand nazionali, oltre a cambiamenti di abitudini quotidiane. Per esempio? L’addio ai tester nelle profumerie.

Nuovi scenari post Covid-19

Etichette intelligenti, ingredienti naturali e sicuri, pack anti-contaminazione, un aumento della richiesta degli integratori e l’addio ai tester. Il mondo della cosmesi – maschile o femminile non ha importanza – cambierà sicuramente dopo l’emergenza sanitaria. E mentre si aspetta la riapertura di centri estetici, parrucchieri e barbieri, si iniziano già a delineare quali saranno le nuove caratteristiche del settore nel prossimo futuro. Un problema che tocca molto il nostro Paese dove si produce circa il 60% dei cosmetici mondiali in quella che è la Beauty Valley italiana, che comprende le province di Milano, Como, Bergamo e Crema e che conta all’incirca 500 aziende.

Cambiamenti dicevamo che seguono le nuove esigenze dei consumatori che ora hanno bisogno di essere rassicurati. Partendo dalle “etichette intelligenti” che interagiranno con un’app permettendo di scoprire gli ingredienti contenuti, la provenienza e l’efficacia, il tutto in un’operazione di assoluta trasparenza. Ma non solo: se il mondo pre-Covid era orientato verso il green e tutto ciò che era naturale, quello post Coronavirus sarà altrettanto attento all’ambiente ma anche alla conservazione con una ritrovata “simpatia” per i conservanti, fino a qualche mese fa bistrattati e ora ritornati un po’ alla ribalta proprio perché garantiscono la lunga tenuta del prodotto facendolo percepire quindi più sicuro.

Ed è proprio la sicurezza l’altro fattore su cui la cosmetica lavorerà nel futuro, non solo scegliendo confezioni che garantiranno la non contaminazione del prodotto stesso ma dicendo addio a tutti i tester per samples monouso con erogazione a spray con incluse tecnologie antibatteriche e un uso ancora maggiore di bastoncini e cucchiaini per le creme. Un altro cambiamento, basato su quanto sta accadendo in Cina, è di puntare sui brand nazionali: secondo i dati più recenti, infatti, dalla fine del lockdown i cinesi hanno comprato online, gli e-commerce stanno salvando il settore, soprattutto prodotti nazionali sia per una questione di supporto nei confronti del proprio paese ma anche per la percezione della sicurezza e per una riduzione degli scambi commerciali a livello mondiale.

Ma quali sono i prodotti più venduti? Tutti quelli per l’igiene del corpo, oltre a gel disinfettanti e salviettine umidificate, anche i saponi, i prodotti idratanti per le mani ma anche per le pelli sensibili del viso per attenuare i rossori da mascherina e gli integratori per aumentare la propria immunità. E sull’onda del tempo ritrovato per se stessi durante il lockdown, si sta già registrando un boom per tutto ciò che aiuterà a mantenere una vita sana e a rilassare, incluse app e iscrizioni a corsi di yoga, meditazione, curando più il “come ci si sente” piuttosto che l’aspetto esteriore.