Pelle maschile in inverno: problemi e soluzioni
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Pelle maschile in inverno: problemi e soluzioni

di Eleonora Gionchi

Secchezza cutanea, couperose, e dermatite da freddo sono alcune delle problematiche che mettono a dura prova l’epidermide dell’uomo quando le temperature si abbassano. Ecco come comportarsi

Il primo grande problema della pelle durante l’inverno è la secchezza cutanea. Se da un lato le basse temperature rendono l’epidermide più tonica e compatta, dall’altro assieme al vento esauriscono le riserve d’acqua disidratando la pelle. A ciò si aggiungono problemi come couperose e dermatite da freddo. A ogni problema la sua soluzione.

Pelle secca, cosa vuol dire?

La sensazione è quella della pelle “che tira”, ma cosa vuol dire avere la pelle secca? Vuol dire avere l’epidermide disidratata, un fattore causato dalla vasocostrizione. In altre parole, in inverno il corpo tende a produrre più caldo per difendersi, di conseguenza l’organismo attua un processo di vasocostrizione: i vasi sanguigni si dilatano per pompare più sangue rallentando però i meccanismi di difesa epidermici. La pelle quindi non solo diventa più fredda nelle aree periferiche, mani e piedi, ma produce meno grassi e si secca.
La soluzione: mantenere alto il livello di idratazione e nutrizione. Visto che quella che cala è proprio la produzione di grassi, è necessario scegliere creme ricche di ingredienti di questo tipo, come burro di karitè, oli vegetali e acido ialuronico che trattengono l’acqua così da mantenere idratata e tonica la pelle.

Dermatite da freddo, come curarla

Succede con le basse temperature, la pelle si screpola fino a spaccarsi. Solitamente si verifica quando l’epidermide già soffre di dermatite atopica, ovvero quando non c’è una causa specifica ma è di natura più secca e irritabile. Si presenta soprattutto su mani e viso, in alcuni casi anche su braccia e gambe.
La soluzione: evitare l’acqua. Ovvero, con le basse temperature l’acqua, e quindi le creme idratanti, tendono a “ghiacciarsi” peggiorando la dermatite. Bisogna invece puntare su prodotti nutrienti, cioè ricchi di grassi, come il già citato burro di karitè, o ingredienti con omega 3 e 6 che rinforzano la barriera lipidica nutrendo.

Couperose, un problema anche maschile

Problema solitamente femminile, si verifica però anche sulla pelle maschile coinvolgendo circa il 20% degli uomini, dai 25 anni in su. La couperose è un inestetismo dovuto alla dilatazione dei vasi sanguigni causati dagli sbalzi di temperatura caldo-freddo e che causano un indebolimento dei capillari. Conseguenza? Un’epidermide ricca di puntiti rossi che la fa apparire arrossata soprattutto sul viso. Agli sbalzi climatici si aggiungono anche fattori esterni come inquinamento e stress ambientale, ma anche stress emotivo, fumo e cattiva alimentazione.
La soluzione: una routine specifica che protegge il sistema vascolare così da limitare le conseguenze con ingredienti come vitamine, B3 dall’azione fortificante contro le variazioni climatiche, la E per attenuare l’iperpigmentazione, ma anche centella asiatica per riparare la pelle danneggiata e menta per calmare i rush.