L’arte di creare profumi. Intervista a Thierry Wasser, erede di un savoir-faire unico

L’arte di creare profumi. Intervista a Thierry Wasser, erede di un savoir-faire unico

di Silvia Perego

Il celebre naso di Guerlain racconta ad Icon l’arte del profumo: così nasce la collezione L’Art & La Matière

Da quando ha 13 anni, Thierry Wasser indossa una sola fragranza, sempre la stessa: Habit Rouge Eau de Toilette di Guerlain. «La porto sempre con me, ne uso così tanta che non sento più il mio odore», ci racconta quando lo incontriamo nella nuova boutique di Guerlain, da poco inaugurata in Via Monte Napoleone, a Milano. Non può essere solo una coincidenza, quindi, se oggi Wasser incarna la quinta generazione di profumieri della maison francese fondata da Pierre-François-Pascal Guerlain nel lontano 1828: «Dopo il figlio Aimé è stato il turno di Jacques Guerlain che, nel 1959, ha consegnato la posizione a suo nipote, Jean-Paul. Sono molto legato a lui, abbiamo lavorato insieme dal 2008 al 2010. Mi parlava, mi spronava, così non ho mai sentito il peso dell’heritage che porta con sé questo marchio con una storia di quasi 200 anni. A volte, ovviamente, non gli piaceva quello che facevo (ricorda con un sorriso, ndr) ma gli piaceva il mio approccio attento all’artigianalità e rispettoso nei confronti delle materie prime».


Così, il talento ha superato la legge di successione dinastica, «ma essere un esperto profumiere, un creatore non basta», prosegue il maître parfumeur di Guerlain. «È un continuo processo di apprendimento, specialmente dal punto di vista della sostenibilità. Devi essere curioso, scoprire nuove tecnologie, perché possiamo sempre fare di più. L’approccio di Jean-Paul Guerlain era già sostenibile senza che lui ne fosse consapevole, ora siamo in grado di provarlo, di misurare la Carbon Footprint e quanta acqua viene utilizzata, quanta energia, quanti rifiuti vengono prodotti, e soprattutto dobbiamo considerare l’aspetto sociale. Costruire rapporti solidi, di fiducia, con i nostri fornitori è fondamentale. Per i flaconi, per esempio, lavoriamo con la storica vetreria Pochet du Courval dal 1853 e, in più, abbiamo sempre prodotto tutto in casa».  Ogni fragranza del marchio, infatti, nasce nel comune di Orphin, vicino a Parigi, dove arrivano le materie prime da tutto il mondo. «Jean-Paul mi ha insegnato che a caratterizzare tutti i profumi Guerlain sono l’artigianalità e la qualità, ed è proprio questo il cuore della collezione L’Art & La Matière, nata nel 2005. Un progetto artistico che vuole mettere sotto i riflettori l’ingrediente più prezioso e trasformarlo in qualcosa di nuovo».


Dopo il rilancio dell’intera linea, che presenta un nuovo flacone ispirato a una boccetta del XIX secolo, ricaricabile e composto al 15% da vetro riciclato, oggi si aggiungono due nuove fragranze, che hanno come protagonista il legno di oud: Oud Nude, avvolgente ma luminosa, costruita intorno a un accordo ambrato di vaniglia e legno di sandalo, e Cherry Oud, fruttata e più moderna, in cui il rosso ciliegia è esaltato dalla rosa. Fragranze da sentire sulla pelle, senza troppe spiegazioni: «Quello che faccio è pura arte astratta, è emozione, non c’è bisogno di capirla per apprezzarla», conclude.