Mike Maric, campioni nella vita grazie al respiro

Mike Maric, campioni nella vita grazie al respiro

di Alice Rosati

Apneista e coach di atleti olimpici, Mike Maric nel suo nuovo libro «Se respiro posso» condivide la sua evoluzione interiore e i 6 pilastri per saper gestire al meglio le sfide quotidiane. A partire dalla consapevolezza del respiro e da qualche esercizio pratico che possiamo fare tutti

Mike Maric e il potere del respiro. Il modo in cui respiriamo dice molto di noi: quanto ci conosciamo, come stiamo e quanto vivremo. Uno studio dell’Università di Harvard ha inserito la capacità vitale forzata (cioè il respiro) tra i primi parametri da tenere in considerazione per misurare la longevità. Saper controllare il respiro è un modo per trovare l’equilibrio, per gestire lo stress e compartirsi con un approccio da atleta anche nella vita quotidiana. Lo spiega nel suo nuovo libro «Se respiro posso», Roi Edizioni, Mike Maric, campione mondiale di apnea, medico e coach di molti atleti medagliati olimpici e paralimpici. Alcuni nomi: Filippo Magnini (ex nuotatore, Maric è ancora oggi il suo coach di benessere), Valentina Rodini (oro olimpico al canottaggio) e Michela Moioli (oro nello snowboard ai giochi olimpici invernali). Un libro che è la realizzazione del cammino di consapevolezza interiore compiuto dallo stesso Maric: «Con questo libro voglio aiutare le persone a vivere la vita come dei campioni. Tra sport, emozioni, sfide, paure e ricerca, oggi lavoro con tanti sportivi, ma ciò che ho imparato può essere applicato a tutti coloro che vogliono costruire un’esistenza piena, gratificante, a prescindere dal proprio contesto», dice. «I successi non sono solo le medaglie o i profitti, ma il modo in cui vinciamo le piccole e grandi sfide quotidiane». Questo, secondo Mike Maric implica prendersi le proprie responsabilità, cioè accettare il fatto che cambiare e trasformare i desideri in realtà significhi fare fatica. Ogni cambiamento richiede di rendere visibile l’invisibile, cioè di fare chiarezza nei valori in cui si crede: «Siccome i nostri risultati vengono generati dalle nostre azioni, ciò che non è visibile sono le nostre idee, che generano i nostri comportamenti. E le idee derivano dai valori».

Dall’apnea alla vita quotidiana

Immergersi in acque profonde, per Mike si è rivelato anche è un cammino negli abissi di se stesso, da cui è tornato in superficie con nuove consapevolezze. Si è ‘tolto la maschera’ per vederci meglio. E poi ha levato anche la cintura dei piombi, cioè le zavorre che contrastano la spinta di galleggiamento, ma che, se mal calcolate, fanno sprofondare. «Imparare a togliere le zavorre, eliminare il peso superfluo è la vera salvezza per iniziare a respirare la vera vita», scrive nel libro. Nella vita quotidiana significa prendersi tre minuti di calma per porsi delle domande: A cosa devo dire basta? Quali relazioni non mi fanno bene?.

La vita moderna ci abitua al “non è mai abbastanza”, ad aggiungere impegni su impegni, che vengono rincorsi per compensare le nostre carenze in una vita in cui accumuliamo contenuti superflui, perché in fondo non abbiamo maturato un buon equilibrio con noi stessi«È difficile sottrarre. Spesso diamo per scontato che tutto quello che facciamo sia assolutamente necessario. Ma è proprio così?».

Dall’apnea e dal suo lavoro con gli atleti, Mike Maric porta nella quotidianità anche i marginal gains, cioè piccoli singoli dettagli all’interno della prestazione che possono contribuire a modificarla in positivo. L’idea è che se si riesce a migliorare tutto quello che si fa anche solo di un 1 per cento, la somma di queste piccole ottimizzazioni produce un guadagno sostanziale. «Se ogni giorno, per i prossimi 365 giorni, migliorassimo le nostre prestazioni dell’1 per cento rispetto alle 24 ore precedenti, dopo un anno ci ritroveremmo a essere circa 38 volte migliori rispetto alla situazione di partenza. Sono le piccole cose che fanno grandi differenze e lavorare sul respiro è uno di quegli aspetti che porta a un guadagno marginale», dice Maric.  

Mike Maric e Luca Dotto
Mike Maric e Luca Dotto
Mike Maric e il nuotatore Luca Dotto

I fantastici 6

Per Mike Maric, sono sei gli elementi fondamentali per sentirsi campioni della propria vita e riuscire a trovare quello che i latini definivano modus in rebus, cioè quel giusto mezzo che ci permette di vivere in equilibrio.

Allenamento. Per rendersi adatti a specifiche prove. L’allenamento insegna a predisporsi alla fatica per vivere un’esistenza qualificante: che vita voglio vivere? Qual è il mio desiderio? Come posso evolvere?.

Saper recuperare. Implica sia il recuper diurno sia quello notturno, insieme determinano la capacità di saper gestire le emozioni e di rimanere centrati. Per le giornate più caotiche, si puà recuperare mettendo in pratica la regola del 4.4.4.4. La formula del quattro volte quattro si basa sul controllo del ritmo respiratorio nella gestione delle transizioni emotive ed è particolarmente indicata nelle giornate stressanti. L’esercizio è questo: 

–  Inspirare dal naso per 4 secondi. 
–  Trattenere il respiro per 4 secondi. 
–  Espirare dal naso o dalla bocca per 4 secondi. 
–  Trattenere il respiro per altri 4 secondi.

Nutrizione. Attraversi alimenti che fanno bene a noi e all’ambiente perché la salute dipende in gran parte dall’alimentazione. Questi sono i 3 principi su cui costruire la piramide alimentare corretta:

  • Cercare di limitare il più possibile i prodotti a base di zucchero e farine industriali raffinate e, più in generale, i prodotti ad alto indice glicemico.
  • Usare prodotti di tipo integrale.
  • Idratarsi.

Nutraceutica. Sono un concentrato di nutrienti che arrivano prima e meglio alle cellule, cosa che non sempre avviene attraverso l’alimentazione. L’assunzione di integratori è utile per fare prevenzione e garantire all’organismo la quantità ottimale di vitamine e antiossidanti. I nutraceutici servono per potenziare le difese interne ed esterne, rallentare i processi di invecchiamento, aumentare il benessere, ridurre il senso di stanchezza e fatica, aumentare la concentrazione. 

Questione di testa. Cioè: cosa so fare sotto pressione? Come reagisco? Quanto alleno la mia capacità di rimanere focalizzato. Grazie alle tecniche di rilassamento. 

Il respiro. Questo è il segreto dei grandi campioni: saper gestire la respirazione. «Ogni stimolo esperito induce un cambiamento dello stato d’animo e di tutto ciò che ne consegue, passando per un’alterazione del respiro che induce quindi un’alterazione del ritmo cardiaco e della risposta neuro-chimica-ormonale», spiega Maric. «Se durante gli esercizi di respirazione c’è una tendenza alla distrazione e uno “sforzo” a riconcentrarsi sulla respirazione è funzionale allo scopo». Bastano pochi minuti nell’arco di una giornata. 

Respirazione Making Decision

In questa modalità si cerca di prolungare la fase di espirazione per un tempo circa doppio rispetto all’inspirazione. Pertanto se si contano 3/4/5 secondi di inspirazione bisogna focalizzarsi su un’espirazione della durata doppia, pari a 6/8/10 secondi. L’obiettivo è indurre uno stato di rilassamento superficiale con un’inspirazione nasale ed e un’espirazione attraverso la bocca. Sono sufficienti due minuti.