Trend: i nuovi solari 2020 sono reef safe e plastic free

Trend: i nuovi solari 2020 sono reef safe e plastic free

di Eleonora Gionchi

L’attenzione per l’ambiente passa anche per la scelta del giusto solare, che oltre a proteggere la pelle deve anche tutelare la vita marina.

Reef safe‘ è il nuovo termine che caratterizza i solari di questa strana estate 2020. Le nuove formule sono infatti elaborate per essere amiche dei mari e soprattutto della vita marina, evitando quindi di inquinare. Ecosostenibili, contenute spesso in pack quasi interamente riciclati, le protezioni di questa stagione sono altamente biodegradabili e danno una grande mano al pianeta

Plastic free e reef safe: i nuovi solari amici di pelle e coralli

Più che un trend, un vero e proprio movimento, una particolare attenzione dovuta ai mari. E portata avanti soprattutto dal governatore democratico delle Hawaii, David Ige, il quale si è fatto paladino di una legge che entrerà in vigore nel 2021 e che vieterà l’utilizzo dell’oxybenzone e dell’ottinoxato nelle creme solari in vendita nell’arcipelago. Il motivo? Questi filtri chimici, assieme ad altri, sono molto controversi e altamente dannosi per la flora marina, in particolare per le barriere coralline (in inglese ‘reef’). A sostegno di questa battaglia, molti brand hanno iniziato a studiare nuove formulazioni sempre più ‘ocean protect‘; se infatti alcuni brand come La Roche Posay e Garnier avevano iniziato già nei primi anni 2000 a studiare l’impatto dei loro prodotti nelle acque, oggi sono molti i marchi che si sono uniti alla causa. 

Le nuove formule sono altamente innovative, attente non solo a proteggere la pelle da tutti i possibili danni e raggi ma appunto pensate per non impattare troppo sull’ambiente marino. E in questa strana estate 2020, questa tendenza si è del tutto consolidata grazie a riformulazioni sempre più ecosostenibili.

Il grande problema dei solari è sempre stato infatti quello di “sciogliersi” in acqua lasciando residui che, a lungo andare, hanno inquinato i mari compromettendo la vita della flora marina. E i responsabili sono appunto filtri chimici e controversi come l’oxybenzone e l’ottinoxato, finora sempre presenti nelle formulazioni. Le nuove lozioni sono state quindi studiate con una ridotta concentrazioni di filtri senza però diminuire la loro efficacia protettiva dai raggi UV, grazie allo studio di quelli complementari rispettosi dell’ambiente, usati in un dosaggio inferiore e che hanno quindi sostituito quelli incriminati garantendo la massima protezione dell’epidermide, oltre a svolgere azioni antietà e anti-macchie. Inoltre, sono tutte molto resistenti all’acqua, alcune formulazione addirittura very water resistant, ma biodegradabili.

Un’attenzione in più anche al packaging: i nuovi flaconi sono infatti realizzati spesso in plastica riciclata quasi al 100%, oltre a esserci anche una riduzione del consumo della carta grazie al foglietto illustrativo stampato all’interno della confezione così da preservare anche le foreste.