Alla Biennale di Venezia, la Casa Essenziale di Lord Foster

Alla Biennale di Venezia, la Casa Essenziale di Lord Foster

di Paolo Lavezzari

Da vedere alla Biennale di architettura di Venezia, la Casa Essenziale di Lord Norman Foster, progetto sostenibile, circolare ed efficiente. Basta srotolarla

Con l’imminente apertura della 18a Biennale di Architettura a Venezia (20 maggio e fino al 26 novembre) intitolata The Laboratory of the Future, si cominciano ad avere le prime preview. Gli argomenti in gioco sono molti perché il domani, con tutti i problemi che ben conosciamo – crisi climatiche e ambientali, economia circolare, etc –  non si presenta facilissimo. Tra guerre, carestie e altri sfaceli naturali e umani il tema di dare una casa a chi improvvisamente non ce l’ha più è davvero in faccia a tutti. E la sfida per i progettisti è immensa, visto che le baraccopoli o come volete chiamarle – villa miseria, slum, centri raccolta – sono dei luoghi dove la vita quotidiana per milioni persone è per noi inimmaginabile.


Giusto per darvi una cifra, Kibera, lo slum di Nairobi, ha 2 milioni e mezzo di  abitanti….A provare a dare soluzioni non è da ora che i designer ci provano. Si è cominciato decenni fa coi container, poi il giapponese Shigeru Ban con le sue architetture di cartone (sua la Temporary Concert Hall per L’Aquila), insomma di lavoro se ne fa. Ultima solo in ordine di tempo è Essential Homes Research Project, che viene appunto presentato alla Biennale, realizzato dalla fondazione dell’architetto Lord Norman Foster in collaborazione con l’elvetica Holcim, leader nelle soluzioni edilizie innovative e sostenibili. Esposta a grandezza naturale presso i Giardini della Marinaressa (Riva dei Sette Martiri) la Essential Home nasce per sostituirsi ai rifugi temporanei dove le persone sono spesso costrette a vivere per decenni (in media oltre vent’anni), garantendo i bisogni essenziali in termini di sicurezza, comfort e benessere. Da parte sua Holcim, dimostrando come l’edilizia sostenibile possa essere accessibile a tutti, ha realizzato il modello con la sua gamma di soluzioni a basse emissioni di carbonio, efficienti dal punto di vista energetico e circolari.


Il modello proposto con Essential Homes Research Project offre sicurezza, comfort e benessere ed è al tempo stesso altamente sostenibile, con un’impronta di CO2 inferiore del 70% rispetto alle strutture tradizionali. Come è fatta? Semplice: con rotoli di fogli di cemento a basso contenuto di carbonio che, srotolati, fungono da involucro esterno e garantiscono la sicurezza fisica. Sistemi di isolamento ad alta efficienza energetica, dai pannelli Elevate alla schiuma Airium a basso contenuto di carbonio, assicurano comfort termico e acustico. 


Il progetto è concepito come completamente circolare e con unità modulari: una volta terminato il suo ciclo di vita (perché si spera che le emergenze non durino in eterno!), ogni componente del modello Essential Homes può essere riutilizzato o riciclato.

Il progetto è inoltre esposto nella mostra Time Space Existence presso l’European Cultural Center a Palazzo Mora (Strada Nuova 3659).