Curiosity, la scultura luminosa e senza fili proposta da Artemide

Curiosity, la scultura luminosa e senza fili proposta da Artemide

di Digital Team

Davide Oppizzi firma Curiosity, luce wireless prodotta da Artemide

Purché si muova. Sembra questo il motto più confacente alla nuova intelligente vague delle luci wireless, quelle fonti luminose che senza più fili collegati a prese elettriche possono  essere liberamente spostate. Verrebbe da aggiungere “dentro e fuori per me pari sono” considerato inoltre che le aziende illuminotecniche sempre più vanno a proporre luci senza fili e da outdoor che però si possono anche usare indoor. Il funzionamento è sempre lo stesso: batterie ben celate e di lunga autonomia che si ricaricano velocemente con il solito cavetto con presa usb e luci Led a basso consumo.

Tornando alla questione in&out: se non siete degli sbadati seriali potete portare fuori anche quelle espressamente da interno, basta ricordarsi di rimetterle, a fine serata, al loro posto. Ma, insomma, cavilli logistici a parte, il panorama delle proposte wireless è interessante e ampio perché ci si imbatte in soluzioni davvero intriganti. Un esempio raffinato di mini architettura illuminante è la Curiosity di Davide Oppizzi, prodotta da Artemide. «Ognuno è libero di immaginare la propria presentazione sul palcoscenico della lampada», dice il designer ginevrino, introducendo questa lineare cornice, che a piacere dell’utente può diventare contenitore, teatrino, altarino personale, museo delle piccole cose che amiamo. Artemide propone Curiosity  in due dimensioni e tre differenti intensità luminose, per soddisfare esigenze private, ma anche per scenografiche vetrine. La sfera di vetro bianco del diffusore può aggiungere così  quella giusta atmosfera che fa casa. L’elevata autonomia delle batterie (fino a 26 ore) e la ricarica rapida sono altri due plus da non dimenticare. Colori minimal in accordo con il progetto:  bianco e nero/marrone. Altezze: 36 e 45 cm.