Pigreco di Tobia Scarpa. Il primo progetto non si scorda mai

Pigreco di Tobia Scarpa. Il primo progetto non si scorda mai

di Paolo Lavezzari

Tobia Scarpa (ri)firma Pigreco il suo primo progetto di seduta. Oggi prodotta da Tacchini in limited edition

L’annuncio delle date del prossimo Salone che non sarà ad aprile (troppo presto! E chi si  arrischia a un flop, proprio in occasione dei 60 anni?!) ma a giugno, dal 7 al 12 giugno 2022, sembra ridare, meglio confermare al mondo dell’arredo e del design quel ritmo più tranquillo che è il migliore per pensare e realizzare senza furia bei pezzi meditati e pronti per il mercato. Questo per dire che il valore “tempo-pensiero”, imposto dalla contingenza e molto  apprezzato dai produttori,  è in questo mondo importante: aiuta a guardare avanti e anche a considerare con la giusta distanza prospettica ciò che è stato. Proprio sul valore del passato, sul senso e l’attualità dei progetti di ieri, i marchi dell’arredo stanno lavorando molto e bene, andando a trovare nei loro poderosi archivi tesori grandi  e piccoli, firmati da tanti maestri. 

Abbiamo già parlato del “ritorno” di un grande come Tobia Scarpa (1935) sostenuto da un’attenta operazione filologica di Cassina – l’azienda di  Meda per la quale Scarpa hai disegnato nei 70 cose divenute ormai classiche. Ma del designer che ha avuto infinite collaborazioni qui andiamo proprio agli esordi. È infatti il 1959 quando Scarpa presenta la sedia Pigreco come progetto di laurea in architettura a Venezia.

A riproporla oggi è la brianzola Tacchini di  Seveso in edizione limitata a 200 pezzi numerati, realizzati in noce canaletto con rivestimento del sedile in uno speciale tessuto, che riportano la firma dell’architetto. Il concetto ispiratore è la forma triangolare applicata alla struttura sedia: è un rischio strutturale, ricorda Scarpa, cui pone rimedio accostando le due gambe posteriori che diventano “due sorelle”. Forma e funzione, estetica e prassi diventano una cosa sola: posizionato direttamente sugli elementi portanti lo schienale è un emiciclo avvolgente realizzato unendo e curvando cinque strati lignei che diventano un caratteristico tratto grafico e decorativo. A Scarpa l’ultima parola: «Nell’ambito della sedia non vedo cos’altro si possa inventare, ma questa mi pare che sia più che sufficiente».