I Golden Brothers. I fratelli nella luce disegnati da Stefano Giovannoni

Inventore di un modo di progettare gioioso, accattivante, leggero, insomma di progetti che diventano subito di  famiglia perché non intimoriscono ma emozionano, Stefano Giovannoni è un vero hit maker nel difficile e affollatissimo mondo  del design. E non lo è da ieri, visto che sono ben più di 30 anni che sforna successi. Tanto che una critica autorevole come Cristina Morozzi lo ha definito non a torto “Il re Mida del design”. E lo è stato da subito. Il suo primo colpaccio (con l’amico Stefano Venturini) è stata infatti a fine anni 80 la famiglia Girotondo per Alessi: oggetti per la tavola e la casa che hanno venduto letteralmente milioni di pezzi in tutto il mondo. Ve li ricordate? Il vassoio con ritagliate, come quelle che si ricavano con le forbici da una striscia di carta, le semplici  silhouette di tanti omini stilizzati. Ecco, quella cosa lì degli omini (così come la passione per le forme animali – conigli, gorilla, orsetti, terrier) per Giovannoni è una costante che, peraltro, al pubblico continua a piacere. Addirittura si  chiama Omini una collezione disegnata per Ghidini 1961, in cui le figurine diventano in 3d, lillipuziani abitanti in acciaio dorato di vassoi, ciotole, portatovaglioli. 

Oggi i nostri giocoso omini hanno anche un nome: sono Joe, Bob, Ron, Tom e Sam. Hanno anche allargato le loro “collaborazioni” perché Giovannoni li ha arruolati in Qeeboo, il grande marchio pluridesigners che ha creato con un successo, manco a dirlo, strepitoso, in virtù anche di una fortissima politica di  e-commerce. Ecco dunque, ladies and gentlemen, i Golden Brothers: cinque piccoli personaggi luminosi che, quando li vedi, non puoi fare a meno di chiederti come non hai mai pensato fino a ora di avere quali ospiti d’onore sulla tavola, o in giro per casa. Senza filo, ovvio, con luci LED e accensione soft touch, i fratellini sfruttano i loro corpi (in policarbonato) riflettenti per diffondere la luce.