Il Salone del Mobile di Milano diventa super…

Il Salone del Mobile di Milano diventa super…

di Digital Team

A Milano arriva l’attesa edizione 2021 del Salone del Mobile, con un nuovo nome e un nuovo logo. Ecco cosa vedremo a Rho dal 5 al 10 settembre

Tra polemiche, distinguo e dimissioni, l’altalena “si fa-non si fa” è durata 18 mesi mal contati, tanto da diventare anche una questione politica. Alla fine, il Salone del Mobile si fa, dal 5 al 10 settembre. Versione speciale, in tutti i sensi. Perché proprio quest’anno in cui ricorre il 60mo dalla prima edizione, abbiamo addirittura un “Supersalone”, per di più aperto a tutti, non solo agli operatori. Lo spiega bene l’architetto Stefano Boeri che ne è il primo motore: «Un nome e un logo di grande auspicio che si fanno manifesto programmatico dell’evento. Si tratterà, infatti, di un unicum, un momento irripetibile, di grande e immediata forza attrattiva e comunicativa, aperto tutti i giorni non solo agli operatori ma anche al grande pubblico; un appuntamento che uscirà dai confini di un incontro puramente commerciale per guardare a inedite contaminazioni, aperture, fusioni ed estroversioni pur nel pieno rispetto delle regole e dei protocolli sanitari adottati a livello nazionale contro la diffusione del coronavirus». Le aziende (non tutte, anche tra le grandi, ci sono state, hanno accettato la scommessa. Chi non se la sente di andare nella folla (ma quanta sarà? Speriamo, con le dovute cautele, molta) della Fiera a Rho avrà parecchio di che vedere in città nel cosiddetto Fuorisalone che, tra showroom e ed eventi  one off si preannuncia bello animato. Ma torniamo al Supersalone. Ancora Boeri: «Il 7, il 5, il 12, il 10, non chiamateli padiglioni; sono quartieri, raggiungibili in soli 30 minuti di metropolitana e 20 di auto».

LE NOVITÁ DELLA NUOVA EDIZIONE

Cosa si vedrà? E come? Data la situazione sanitaria, i tempi ristretti che non hanno consentito l’allestimento degli stand (spesso faraonici) e la limitazione degli spazi, il Supersalone punta molto su una scenografia fluida e dinamica, una maglia espositiva che celebri la rinnovata attenzione e cura per gli spazi dell’abitare contemporaneo e la cui scenografia valorizzi e armonizzi le novità e le creazioni messe a catalogo negli ultimi 18 mesi dalle aziende con anche i loro prodotti storici. Il visitatore si troverà quindi a girare liberamente in una grande biblioteca del design, un enorme archivio, nazionale e internazionale, della creatività.


La parete attrezzata di Andrea Caputo che sostituisce i tradizionali stand

Ad arricchire l’allestimento sono aree e percorsi tematici: arene per ospitare un programma speciale di incontri e talk con i protagonisti del panorama culturale e creativo contemporaneo, lounge riservate agli incontri commerciali delle aziende, aree dedicate ai giovani delle scuole di design e all’esposizione (a cura dell’ADI) delle sedute premiate con il Compasso d’Oro, food court ideate e realizzate in collaborazione con Identità Golose – The International Chef Congress, aree social e relax.

Sottotraccia. quanto forti. sono i temi della circolarità e della sostenibilità: ecco allora che tutti i materiali e le componenti dell’allestimento possono essere smontati e riutilizzati. Una zona verde accoglie i visitatori all’ingresso Porta Est della Fiera e gli alberi utilizzati, grazie al progetto Forestami, verranno messi a dimora nell’area metropolitana milanese.

Riassumendo: novità e pezzi storici; aree comuni e spazi collettivi; poi incontri, zone riposo; food, gli alberi di forestaMi; mostre tematiche sulla storia del Design e del Compasso d’Oro. Davvero molto, moltissimo. E che sia super.

Supersalone anche in città: Triennale Milano sarà l’hub in città, con un palinsesto di mostre ed eventi inediti.

Per sapere tutto e di più: facile, salonemilano.it.