Mica solo tappi. Il sughero nel design contemporaneo

Mica solo tappi. Il sughero nel design contemporaneo

di Paolo Lavezzari

Materiale low tech, sostenibile e resistentissimo, il sughero offre eccellenti performance per i più diversi e interessanti impieghi nell’arredo contemporaneo

Naturale, sostenibile, antico come il mondo: tutte qualità (soprattutto le prime due) che ora vanno di modissima, sovente sbandierate – lo diciamo ogni volta – proprio perché suonano bene, fanno vendere altrettanto bene, insomma fanno tanto ‘à la page’. Lasciando  comunque da parte le disquisizioni eco-economiche, va detto, senza tema di smentite, che il sughero è quanto di più naturale si può trovare, nonché ecosostenibile, riciclabile, friendly e chi più ne ha… Nell’arredo c’è come tradizione più folkloristica che altro; non proprio da ieri, ma quasi, anche i designer di grido si sono messi a sperimentare e così si è passati dall’oggetto della bancarella al pezzo meditato con visione più ‘architettonica’. Il sughero diventa così, ecco un bel paradosso, un qualcosa che nella sua povertà intrinseca – ’ché sempre di corteccia si sta parlando – nel suo essere low-tech, ha la dignità del prodotto di nicchia, da esperti, all’avanguardia. Ecco una piccola rassegna di prodotti recentissimi che fanno capire quante e quali possibilità di applicazione questo materiale può avere. Altro che tappi di bottiglia…

Disegnate dal londinese Jasper Morrison, nel 2020, e prodotte da Vitra, le Cork Bowl sono disponibili nelle misure small e large. Sono tornite da sughero puro, e si possono utilizzare come ciotole basse o vassoi. Il massimo della semplicità e dell’efficienza, come nello stile di  Morrison che, sempre per Vitra, aveva ideato un’intera collezione di sgabelli e appoggi, la Cork Family, sempre in sughero – una famiglia che dopo 20 anni non mostra alcun segno del tempo, proprio come il materiale di cui è fatta. (vitra.com). Sempre rimanendo all’estero, e novità, è Stringer, collezione ideata dal designer Nicholai Wiig-Hansen, nonché fondatore di Raawii.  Realizzata interamente in sughero riciclato, proveniente dagli scarti di  produzione dei tappi delle bottiglie per ili vino, pressati in blocchi, tagliati e macinati è costituita da due elementi dalle forme geometriche morbide: un tavolino e una panca dalla doppia valenza indoor e outdoor. (raawii.eu)


Panca Stinger, design Nicholai Wiig-Hansen per Raawii

Da noi, quando si parla di sughero si dice Sardegna, perché è sull’isola che si concentra la produzione (anche se la quercia da sughero si trova un po’ in tutto il Sud). Sono però una californiana, Kyre Chenven, e il milanese Ivano Atzori – oggi residenti nell’angolo sud ovest della Sardegna, a proporre con Pretziada, il loro multiforme brand di ricerca dell’artigianato locale, la collezione Accanta. Disegnata da Maddalena Casadei e realizzata dalla falegnameria Pisu di  Cagliari, è un trio di piccoli sgabelli/tavolini multiuso. Anche in questo caso, come per i pezzi di Morrison, si è scelto di lavorare con un sughero compresso e massiccio, lasciato al 100% al naturale, senza lacche o vernici. (pretziada.com)


Collezione Accanta, design Maddalena Casadei per Pretziada

Sempre dalla Sardegna, firmato da Matteo Congiu per la sua OTQ (ottigu in sardo significa sughero) il letto Bisu (sempre in sardo, sogno) arriva un bell’esempio dell’impiego anche su  dimensioni più grandi del sughero. La completa assenza di elementi metallici, la naturalezza del materiale, le sue proprietà antistatiche isolano sonno e dormienti dai flussi magnetici ed elettrostatici. Unico letto al mondo tutto in sughero si è pure appena aggiudicato l’ A’design Award. (otqdesign.it)


Letto Bisu, design Matteo Congiu per OTQ

Altra nazione dove il sughero è più che di casa è il Portogallo. È qui che Exporlux che produce illuminazione molto minimal e contemporanea, propone una riuscita sintesi fra le abituali geometrie e il calore del materiale naturale. Il sughero infatti appare in diverse collezioni da parete e sospensione. Qui vedete la Lolipop: sfera e cubo, niente di più. Esiste in versione da appendere e da appoggiare ovunque si voglia .L’effetto decorativo è garantito. (exporlux.pt)


Sospensione Lolipop, Exporlux

La italiana Roda (è a Gavirate, vicino a Varese) è una delle aziende nostrane che sul design per l’outdoor ha molto da dire e lo fa con una catalogo più che esaustivo, firmato da un notevole gruppo di designer. Gordon Guillaumier, che fa parte del team incaricato della direzione artistica dell’azienda firma Bush On, famiglia di vasi extra large, nonché prima linea di vasi per esterno di Roda. Realizzata interamente in sughero bruno di alta qualità è disponibile in tre diverse forme a clessidra proposte in tre dimensioni, da usare sia singolarmente sia per creare armoniche composizioni per valorizzare piante e fiori.
a garanzia di impermeabilità i vasi Bush On sono rivestiti all’ interno da una gomma naturale idrorepellente. Bush on, cioè cespuglio su che non vuol dire molto, ma se si legge alla francese tutto in fila diventa bushon, cioè cespuglio che è quasi simile a bouchon (tappo) e allora tutto prende un’altra prospettiva… (rodaonline.com)


Vasi Bush On, design Gordon Guillaumier per Roda