Vico Magistretti architetto milanese
ph. Luciano Soave

Vico Magistretti architetto milanese

di Paolo Lavezzari

Una grande antologica alla Triennale di Milano ripercorre l’opera di Vico Magistretti, maestro dell’architettura e del design italiano del Novecento

L’incipit è di quelli che più spesso  si sentono in questo periodo: “La mostra, inizialmente prevista nel 2020”….Eh! Che pazienza ci è voluta finora e sicuramente ancora per un po’…inutile parlarne, se ne dice già in eccesso. Comunque, la mostra che finalmente è giunta al traguardo è la retrospettiva dedicata presso la Triennale di Milano a (Ludo)Vico Magistretti, architetto milanese di cui l’anno passato ricorreva il centenario (1920-2006). Come ha detto il curatore Gabriele Neri, celebriamo cento più uno. Magistretti che era un uomo spiritoso e brillante avrebbe sicuramente trovato una bella battuta in dialetto milanese per smitizzare tutta l’enfasi della celebrazione. Abituati a mostre in pompa magna, l’allestimento di “Vico Magistretti. Architetto milanese” (fino al 12/9) è invece nel segno di quella sobrietà, meglio di quella “misura milanese” che ha contraddistinto tutta l’attività di Magistretti e infatti è, da terra al soffitto, tutta racchiusa in un unico grande ambiente al primo piano. Tuttavia, ci sta tutto: disegni, schizzi, modelli, fotografie, prototipi e pezzi originali conservati nell’archivio dell’architetto («tutti architetti, quella della mia generazione» diceva) e designer. La mostra ripercorre l’intero percorso progettuale di Magistretti che parte proprio al Palazzo dell’Arte (sede della Triennale) negli anni del secondo dopoguerra. Per quanti conoscono Magistretti quale ideatore di pezzi che sono davvero  in moltissime case degli italiani – le luci Eclisse (Artemide) e Atollo (Oluce), la sedia Maui (Kartell), il divano Maralunga (Cassina), il letto Nathalie (Flou) etc etc – la scoperta della sua ampia attività di architetto vista in contemporanea a quella di designer risulterà una bella sorpresa, un modo in più per apprezzare la coerenza del suo lavoro. Un’ultima cosa bella che la mostra evidenzia è la valenza internazionale della figura e del lavoro di Magistretti, docente a lungo a Londra e con profondi legami anche con il Giappone e i paesi nordici. Non a caso, due suoi ex allievi al Royal College of Art di Londra, i designer Konstantin Grcic e Jasper Morrison, sono in mostra con due “omaggi a Vico”. Tra le varie iniziative celebrative “Magistretti revisited”, nella sede della Fondazione Magistretti, che poi era lo studio dell’architetto, dopo essere    stato in precedenza quello del padre, anche architetto. Sì e no 80 metri quadrati a un piano rialzato, davanti al Conservatorio. Ci stavano in due: Magistretti e il fido geometra Franco Montella al tecnigrafo. Insieme per 40 anni, sempre dandosi del lei. That’s class.