Alba Rochwacher nel nuovo corto di Miu Miu

di Giuliana Matarrese

Alba di fronte alla macchina da presa, sua sorella Alice a dirigerla: è un affare di famiglia, quello del nuovo episodio delle Miu Miu Tales

Suore che pescano dal mare abiti che presto prendono vita; una parata di star intercambiabili, sottoposte ai flash dei fotografi come di fronte ad un plotone di esecuzione; una cameriera d’albergo curiosa e un po’ vanesia, che osa infilarsi un abito lasciato a terra, senza cura, in una stanza d’albergo; una lingua inventata.

Ha un fascino misterioso, il nuovo corto di Miu Miu De Djess, il numero 9 del progetto Miu Miu Women’s Tales, nato per raccontare la femminilità contemporanea attraverso gli occhi di altrettante donne. Dopo nomi acclamati come quelli di Zoe Cassavettes, Ava du Vernay (la regista del grande escluso degli Oscar appena conclusosi, Selma), e in ultimo,  quello dell’artista Miranda July, il testimone passa ad un’italiana d’eccezione, Alice Rohrwacher, che non ha bisogno di andar molto lontano per trovare la sua musa. Le basta infatti cercare dentro le mura di casa e mettere di fronte alla macchina da presa sua sorella Alba, celebratissima attrice tricolore dall’appeal straniante e irresistibile, l’unica forse tra le artiste italiane della sua generazione a godere di ampia riconoscibilità e stima anche a livello internazionale. Alba è infatti una divina con un caschetto dorato à la Marilyn, incontentabile e fragile come tutte le dive.
Un corto che non offre risposte, ma che in compenso fa molte domande: sulla bellezza femminile, sul rapporto di reciproca attrazione tra la donna e i vestiti che sceglie, o forse son loro a scegliere lei, seguendo percorsi meno ovvi e più misteriosi, il tutto nello stile etereo, surreale e dall’allure giocosamente Fifties, che da sempre è marchio di fabbrica di Miu Miu.