Salma Hayek, Penelope Cruz e Lena Dunham. Ecco le protagoniste al Festival di Toronto
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“Io e George siamo amici dai tempi del college e lui è uno che ha sempre sostenuto le donne in gamba” ha ammesso Sandra Bullock (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Ogni volta che leggo una sceneggiatura cerco di scegliere sempre ruoli in cui sono che mi posso esprimere totalmente” ha ammesso Alicia Vikander, protagonista di “The Danish Girl”, giovanissima, ma già molto decisa e fidanzata di Michael Fassbender (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Tante donne in Israele sono così forti ed è da loro che mi sono lasciata ispirare” ha rivelato Natalie Portman, qui al soiree di Dior (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Un’attrice deve essere capace di trasformarsi in una donna diversa e in questo processo cresce come essere umano e artista” ha detto Julianne Moore, qui alla premiere di “Freeheld” (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Sono una donna alla ricerca di me stessa che compie un viaggio on the road” ha spiegato Diane Kruger, qui in Chanel sul red carpet con la regista di “Sky”, sua amica dai tempi della scuola di cinema (c. Tiff Bell Lightbox/Toronto Film Festival 2015).
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“Non penso la differenza d’età conti tra uomo e donna in una relazione” ha rivelato Kate Winslet, che seduce un più giovane Liam Hemsworth in “The Dressmaker” (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Mi sono sentito onorato di essere stato diretto da una regista donna ” ha detto Ethan Hawke, protagonista al festival in “Maggie’s Smith”, diretto da Rebecca Miller, oltre in “Born to be Blue” in cui è Chet Baker. “A volte le donne vengono rappresentate come noi uomini ci immaginiamo, ma in questo film sono davvero reali” (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Sono stanca di fare ruoli come moglie di o figlia di… E’ ora che a noi donne siano affidate anche parti principali” ha precisato Jessica Chastain, qui alla conferenza stampa di “The Martian” (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Noi donne abbiamo dovuto lottare duramente per affermarci sul piano professionale e, per fortuna, adesso i tempi sono già cambiati rispetto al passato” ha ricordato Helen Miller durante l’intervista per “Trumbo” (c. Tiff Bell Lightbox/Toronto Film Festival 2015).
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“Non mai mai temuto di celare chi sono davvero e quello che mi piace” ha precisato Amber Heard, bisex dichiarata, e qui con Johnny Depp alla premiere di “Black Mass” (c. Tiff Bell Light Box/ Toronto Film Festival 2015).
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“Mi sono sentita onorata di avere il ruolo di una madre e di una donna tanto coraggiosa come il mio personaggio di “Ma Ma”” ha confidato Penelope Cruz (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“E’ stato staordinario lavorare con due donne forti e piene di talento come Susan e Naomi” ha precisato Elle Fanning alla premiere di “About Ray” (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Ci ho sempre tenuto a manifestare la mia femminilità in tutte le sue forme, anche in ruoli non troppo appariscenti” ha detto
Rachel Weisz, qui alla premiere di “The Lobster”(c. TIff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Come attrice e donna e per me importante confrontarmi con me stessa e con le mie emozioni” ha confessato Naomi Watts, madre di una transgender in “About Ray” e di un ragazzo che scopre la sua omosessualità in “Demolition” (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“E’ importante defnire la propria identità e mai nascondersi da quello che si è” ha precisato Ellen Page, che da tempo ha dichiarato di essere lesbica. Qui insieme a Evan Rachel Wood che ha recitato con lei in “Into the Forest” (c. Tiff Bell LightBox/Toronto Film Festival 2015).
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“Non temo ruoli d’azione, che magari sono stati pensati per un uomo” ha sostenuto Emily Blunt, agente dell’FBI in “Sicario” (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Voglio affrontare ruoli che siano una sfida e mettano sempre più in rilievo la mia personalità” ha detto Kristen Stewart a Toronto con “Equals” (c. Tiff Bell Lightbox/ Toronto Film Festival 2015).
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“Le donne devono essere prima di tutto unite e sostenersi sia nei momenti belli che in quelli duri” ha detto Drew Barrymorre (a sinistra) alla presentazione di “Miss You Already” (c. Tiff Bell Light Box/Toronto Film Festival 2015).
Il Festival del cinema di Toronto 2015 ha quest’anno festeggiato il suo quarantesimo anniversario. E protagoniste sono state le donne: attrici, registe, sceneggiatrici, produttrici.
C’è stata una vera invasione al femminile. Prima di tutto la copertina della rivista di stile ufficiale del festival è stata dedicata a due delle maggiori protagoniste: Julianne Moore ed Emily Blunt, in Sicario una giovane e idealista detective dell’FBI. La Moore ha presentato ben due film, Freeheld, in cui è una detective che combatte perché venga riconosciuta la sua pensione alla sua partner – un’altrettanto coraggiosa Ellen Page (anche in Into the Forrest con Evan Rachel Wood) – e Maggie’s Plan, diretto e scritto da Rebecca Miller (figlia di Arthur Miller e moglie dell’attore Daniel Day-Lewis) in cui lotta per riavere suo marito, l’accademico Ethan Hawke sedotto da una più giovane Greta Gerwig.
Il festival è stato aperto da un’altra donna, Natalie Portman, con la festa e il soiree di Dior, durante il quale è salita sul palco per parlare della sua esperienza di attrice e regista del film A Tale of Love and Darkness. Altri grandi protagoniste al festival sono state il trio Susan Sarandon, Elle Fanning e Naomi Watts con About Ray, in cui una teenager lotta per diventare un ragazzo. Elle è anche in Trumbo, come la figlia dell’omonimo sceneggiatore comunista, perseguitato a Hollywood. Naomi invece tiene testa a Jake Gyllenhaal in Demolition e la Saradon offre una delle sue migliori interpretazioni in The Meddler.
Jessica Chastain spicca come comandante di una nave spaziale nel blockbuster The Martian con Matt Damon, come Sandra Bullock, sempre più potente nelle sue scelte, ha trasformato il ruolo scritto per un uomo in suo nella sceneggiatura di Our Brand is Crisis. Si è trasformata così in una consulente politica spregiudicata e ha convinto l’amico George Clooney a produrlo. Alicia Vikander (che quest’anno è in ben otto film) è altrettanto forte e toccante in The Danish Girl, in cui è la moglie di un pittore (Eddie Redmayne) che sostiene nel suo desiderio di diventare donna.
Altre grandi donne al festival sono state Amber Heard, con Johnny Depp in Black Mass, Rachel McAdams nel premiato Spotlight (in un cast maschile tra cui Mark Ruffalo e Liev Schreiber), Kirsten Stewart, con Nicholas Hoult in Equals, Drew Barrymore, nella storia di amiche Miss You Already, Salma Hayek in Septembers of Shiraz, Julie Delpy in Lolo, Penelope Cruz in Ma Ma.
La manifestazione è stata, anche se non ufficialmente, chiusa da Diane Kruger con Sky (per cui Chanel ha organizzato una festa al Soho House), con anche Lena Dunham, realizzato con la regista sua amica Fabienne Berthaud, e Disorder.