In anteprima, l’opera della regista e fashion photographer, in un classico portoghese rivisitato dal compositore Ferdinando Arnò con la voce di Maro

Uno straordinario viaggio nelle stagioni della vita: è questo che ha realizzato la regista e fashion photographer, Karina Taira, nel videoclip di O Filho do Recluso, che vi proponiamo in anteprima mondiale. Si definisce ‘natural born visualist’ Karina Taira, e in effetti il suo sguardo è naturalmente capace di trasformare la realtà in mondi immaginifici. Regista e fashion photographer giapponese, ha studiato all’Art Center di Pasadena, ma da sempre si ispira a fotografi cult come Robert Doisneau, Henri Cartier Bresson, e Eugene Atget oltre a registi come David Lynch e Wong Kar Wai. Declinati in chiave fashion: ha lavorato per brand come Givenchy, Christian Dior, La Perla. Ma qui il suo tocco va a raccontare la musica. Perché O filho do Recluso l’ha conquistata.

Un brano della tradizione musicale lusitana reinventato in chiave soulful dal produttore e compositore Ferdinando Arnò per la voce di Maro, astro nascente della musica portoghese.

La sofferenza e il dolore di un figlio per il padre recluso espresse nelle strofe diventano nel clip la metafora della Terra che soffre.

Poi, la magia: Karina Taira sceglie come protagonista, vestita da Alexandre Vauthier, Anne-Katrin Lailach, un’attrice efebica straordinariamente intensa, sensuale e silenziosa, in un abito estroso, abbinato, come per sparigliare le carte, a semplici jeans, per farle compiere un percorso di grande profondità. Prima introspettivo e poi reale, o viceversa, non importa: l’obiettivo è entrare in se stessi e nella natura. Nelle parole di Taira:

Questo video musicale è un viaggio filosofico, una ricerca di connessione tra due mondi, quello interiore e quello esterno. Un’esplorazione tra il subconscio e la vita quotidiana, che si traduce in un percorso per ritrovare se stessi

E appropriarsi di entrambi, diventare parte del ciclo dell’esistenza. Lo disegnano con forza le grafiche sui singoli frame del video, che da fashion film diventa così quasi un graphic novel, certamente una piccola opera d’arte.

Ma motore della creatività di Taira è stata la parte musicale. La voce vibrante e sofisticata di Maro, 24enne portoghese ora in tour con Jacob Collier, il protégé di Quincy Jones, che declina le parole della canzone sulle musiche di Ferdinando Arnò, ne fa un gioiello soul senza tempo. In O Filho Do Recluso il pianoforte di Arnò si accompagna al violoncellista Marco Decimo, che traduce gli archi disegnati sullo spartito da Vince Mendoza per condurre gli ascoltatori in un viaggio segreto, ma universale.

Pubblicato dalla boutique label, Quiet, please!, registrato tra Milano e Los Angeles e masterizzato allo Sterling Sound di New York da Greg Calbi, O Filho Do Recluso è disponibile su iTunes e in streaming su Spotify.