5 concerti da non perdere, suoni per tutti i palati
Wet Leg Foto: Hollie Fernando

5 concerti da non perdere, suoni per tutti i palati

di Valentina Giampieri

Jazz, rock, classica crossover… Potete scegliere il vostro concerto preferito o, perché no, seguirli tutti

I live in streaming, quelli da seguire sdraiati sul divano di casa propria, sono ormai un lontano ricordo (per fortuna!). La musica dal vivo è uscita dalla rete ed è tornata nei luoghi che più le si addicono: locali, palazzetti e teatri. Possiamo di nuovo fare scorpacciate di suoni, con le orecchie, ma anche con la pancia. Tra le prossime date in programma, abbiamo selezionato per voi quelle più interessanti e ce n’è davvero per tutti i gusti.

Paolo Fresu | Heroes: omaggio a David Bowie

Il progetto è nato su commissione del comune di Monsummano Terme (Pistoia), luogo in cui, nel 1969, David Bowie ha fatto la sua prima apparizione italiana. Cinquant’anni dopo, nel 2019, per festeggiare quella ricorrenza, il comune ha chiesto a Paolo Fresu di omaggiare il Duca Bianco, suonando le sue canzoni. «Mi sono sentito onorato ed emozionato», ha detto il celebre trombettista, «Ho deciso di mettere insieme una band unica, creata ad hoc, con musicisti eclettici, provenienti da esperienze diverse, anche lontane dal jazz». Il concerto sbarca a Milano e sul palco con lui ci saranno ancora Petra Magoni, Filippo Vignato, Francesco Diodati, Francesco Ponticelli e Christian Meyer (Elio e le storie tese).

Per chi: I fan di Bowie, i più curiosi, quelli che non temono le sperimentazioni. Ma anche “i ragazzi scimmia del jazz” in cerca di vibrazioni rock.

Quando: 30/09 @ Conservatorio di Milano.

Sigur Rós

Quando a febbraio i Sigur Rós hanno annunciato di essere all’opera su un nuovo album, i loro estimatori avranno sgranato gli occhi. La lunghissima attesa da Kveikur (2013) è stata interrotta soltanto dalla pubblicazione di Odin’s Raven Magic (2020), un lavoro orchestrale a più mani dedicato a un poema islandese del XVII secolo. Da aprile di quest’anno però, per farsi perdonare, la band di Reykjavík si è impegnata in un tour mondiale che sta per toccare anche l’Italia. La scaletta è particolarmente ricca e include anche alcuni dei loro primissimi successi.

Per chi: Tutti quelli che sono a caccia di atmosfere ovattate e suggestioni oniriche. Un’occasione per sorvolare l’Islanda, senza dover prendere l’aereo.

Quando: 3/10 @ Gran Teatro Geox, Padova | 4/10 @ Mediolanum Forum, Assago (MI).

Wet Leg

NME ha definito il debutto di Rhian Teasdale e Hester Chambers (Wet Leg, 2022) ‘stupidamente divertente e oltraggiosamente coinvolgente’. «Volevo scrivere canzoni divertenti, che la gente potesse ballare, senza assecondare troppo la malinconia», ha rivelato Rhian, «ma poi è arrivata anche la tristezza». La loro Chaise Longue, che si ripete ossessivamente su una linea di basso e un riff di chitarra post-punk, è diventata in breve tempo un vero e proprio tormentone (oltre 31 milioni di ascolti su Spotify).

Per chi: È a caccia di reminiscenze rock adolescenziali, fate di testi sardonici al limite dell’osceno, citazioni cinematografiche cult e condite da una buona dose di ironia.

Quando: 25/10 @ Magazzini Generali, Milano.

Placebo

Brian Molko e compagni non entravano in studio da parecchio tempo e quando la scorsa primavera hanno pubblicato Never Let Me Go, 9 anni dopo Loud Like Love, non hanno affatto deluso le aspettative. Nel frattempo non erano rimasti con le mani in mano però: tra il 2016 e il 2018 sono stati impegnati in un greatest hits tour in giro per il mondo. «Dopo aver suonato il tuo materiale più “radio-friendly” per due anni e mezzo, ci è venuta voglia di fare qualcosa di più sperimentale, un album che suonasse più come Metal Machine Music di Lou Reed e che esplorasse i recessi più oscuri del nostro paesaggio emotivo».

Per chi: Si sente a suo agio tra consolidate atmosfere alt-rock e non ha paura di guardare anche il lato oscuro della luna.

Quando: 27/10 @ Mediolanum Forum, Assago (MI).

Ludovico Einaudi

«Quando il mondo fuori era fermo e silenzioso, mi sono immerso in uno spazio libero e senza confini», racconta il compositore e pianista italiano, «Ero isolato e ho goduto della pace intorno a me. Ho percepito il silenzio triste del mondo, che però si è tramutato in una sorta di ossigeno per me. Mi sono sentito libero di sperimentare». E proprio dalla quiete del lockdown è nato Underwater, il suo ultimo lavoro, piano solo, che di quella calma disorientante riflette anche tutti i timori e le malinconie.

Per chi: Vuole chiudere gli occhi e immergersi nel liquido amniotico di una musica classica crossover.

Quando: Dall’1 al 18 dicembre @ Teatro Dal Verme, Milano.