Un susseguirsi di eventi animerà la città per tutto il periodo della fiera internazionale dell’arte e oltre

Rassegna internazionale di arte moderna e contemporanea a Milano, Miart è sempre più uno degli eventi chiave della città. In programma dal 7 al 10 aprile innesca una vera e propria settimana dell’arte che comincia con tre giorni di anticipo e i si conclude un paio di giorni dopo. Alla fiera – dove si punta sempre più sull’aspetto curatoriale (con Alberto Salvadori del Museo Marino Marini per la nuova sezione Decades, ex novo Domitilla Dardi dal Maxxi per la sezione Object e Betrice Bulgari di In between art film per il panel dei talks) – si aggiunge un programma denso di vernici e open night per non perdersi quanto di meglio succede a Milano. Ecco una nostra piccola selezione.

La Fondazione Nicola Trussardi mantiene fede alla sua mission, quella di svelare luoghi misconosciuti della città. È il caso dell’Albergo Diurno Venezia in Piazza Oberdan, costruiti dall’architetto Portaluppi negli anni ’20. Riaperto solo di recente, ospiterà la mostra di Sarah Lucas, che negli anni Novanta faceva parte di uno squadrone di artisti radicali capitanati da Damien Hirst. Il tempo passa ma lei, femminista fino al pugno nello stomaco, mantiene la sua irriverenza e popola l’installazione (site-specific) di soggetti variamente sessuati. Curata da Vincenzo De Bellis e Massimilano Gioni, è una co-produzione di Fondazione Nicola Trissardi e miart. Albergo Diurno Venezia, Innamemorabiliamumbum, 8 -10 aprile.

Per certi versi la Fondazione Carriero è ancora una sorta di “best kept secret” sito nel centro storico di Milano. Disclocata su tre piani, nei locali di una ex-banca che aveva goduto dell’intervento di Gae Aulenti, la neonata fondazione (ha poco più di sei mesi) è stata voluta da un noto collezionista che non vi espone però i suoi achievement, ma lascia che siano percorsi curatoriali originali a prender piede, con tutto ciò che occorre, operazioni di mecenatismo comprese. Durante miart apre la seconda mostra, curata come la precedente da Francesco Stocchi, curatore in carica al museo Boijmans di Rotterdam. Fondazione Carriero, Fontana. Leoncillo. Forma della materia, vernissage 5 aprile ore 19.00.

L’artista è una star, il luogo una garanzia. Curata da Vincente Todolì apre all’Hangar Bicocca la personale di Carsten Höller che in un remake originale presenta una ventina di sue opere storiche. Abituato a interagire con i sensi dello spetattore, Höller intitola programmaticamente la mostra Doubt, dubbio. A proposito di alterazio nella percezioni di realtà. Hangar Bicocca, Doubt, vernissage 6 aprile ore 19.00.

Per chi non fosse già un habitué, un salto alla Fondazione Prada è d’obbligo, inutile dirlo. Notoriamente la sua sola architettura vale il viaggio fino alla periferia Sud di Milano. Ci si potrà inoltre immergere nella personale dell’artista anglo-polacca Goshka Macuga, The son of man who ate the scroll, e in una collettiva curata dall’artista Thomas Demand con la raffinatezza che lo contraddistingue. Come quella di Macuga anche questa, L’image volée, non è immediata, ma suggerisce un ragionamento sottile sull’ontologia dell’immagiine nella nostra epoca, per così dire, virtuale. L’interessante ambiente dell’esposizione è stato progettato dallo scultore Manfred Pernice Fondazione Prada, open night 8 aprile dalle 19.00 alle 24.00.

Della serie una notte al museo. Contenitore di mostre blockbuster, anche Palazzo Reale spalanca le sue porte, e la sera ha un grado di suggestione in più. Tutte le mostre saranno praticabili gratuitamente, da vedere quella sul Simbolismo. E poi un salto al contiguo Museo del Novecento per vedere il nuovo film del video artista italiano Yuri Ancarani, Bora. Palazzo Reale e Museo del Novecento, open night sabato 9 aprile, dalle 19.30 alle 22.30.