5 Grandi mostre di maestri, visionari e sperimentatori
Bruce Nauman One Hundred Live and Die, 1984 © 2022 Bruce Nauman / SIAE Courtesy Sperone Westwater, New York

5 Grandi mostre di maestri, visionari e sperimentatori

di Elena Bordignon

A settembre aprono i battenti cinque mostre di grandi artisti visionari. Cosa li lega? La capacità di vedere oltre il reale e di saperlo raccontare con veri e propri capolavori.

Abbiamo selezionato cinque imperdibili mostre dedicate a grandi maestri del ‘900 come Max Ernst e Paul Klee, accanto ad artisti contemporanei come Olafur Eliasson, Bruce Nauman e Nari Ward. 

Danese di nascita, islandese di origine, attualmente di casa a Berlino – dove ha fondato uno studio che oggi comprende un nutrito team di artigiani, architetti, ricercatori, cuochi, storici dell’arte – Olafur Eliasson è un artista che ha esplorato l’importanza dell’arte nel mondo in tutti i suoi aspetti. Ha esposto nei principali musei di tutto il pianeta, lavorando con i più disparati mezzi espressivi: scultura, pittura, fotografia, video, installazioni e media digitali. La percezione, il movimento, l’esperienza vissuta, i propri sentimenti e quelli della comunità, sono i temi che stanno alla base delle sue ricerche, raccontandoli con opere dal forte impatto sia visivo che emozionale. Tra i più noti, la grande installazione del 2003, The weather project, un enorme sole artificiale avvolto dalla nebbia, nella Turbine Hall della Tate Modern, Londra. Ma potremmo citare anche “A Waterfall”, una cascata d’acqua che torna e ritorna in maniera costante, nel parco della Reggia di Versailles o la grande installazione composta da enormi blocchi di iceberg provenienti dalla Groenlandia per aumentare la consapevolezza sulla crisi climatica. A settembre il grande artista è protagonista di una grande mostra dal titolo Nel tuo tempo, ospitata a Palazzo Strozzi a Firenze, dal 22 settembre a 22 gennaio 2023. Per questa eccezionale occasione, l’artista si è relazionato con gli spazi di Palazzo Strozzi, dando vita a delle opere che dialogano e trasformano gli ambienti rinascimentali, dal cortile al Piano nobile alla Strozzina.

Da Firenze a Milano per due mostre molto attese: rispettivamente quella dell’artista Bruce Nauman e Nari Ward. Dal 15 settembre al 26 febbraio 2023, Pirelli HangarBicocca presenta la mostra Neons Corridors Rooms, dedicata al grande artista concettuale Bruce Nauman. Nella sua lunga carriera, Nauman ha indagato i tanti e complessi meccanismi della condizione umana e utilizzato i mezzi espressivi più disparati: installazione, video, scultura, performance, fotografia, disegno e suono. La mostra raccoglie trenta opere realizzate dalla seconda metà degli anni sessanta che esplorano la dimensione più innovativa della pratica di Nauman, con un focus sulla sua ricerca spaziale e architettonica. Estendendosi negli oltre 5.000 metri quadrati delle Navate di Pirelli HangarBicocca, la mostra riunisce un cospicuo corpus di opere: dalle varie tipologie di corridoi e stanze, sei neon, cinque installazioni video e sonore, e una selezione modelli scultorei per architetture sotterranee somiglianti a dei tunnel.

Dalle esperienze percettive e sensoriali di Nauman, passiamo ad una diversa indagine con la mostra di Nari Ward, organizzata dalla Fondazione Nicola Trussardi e ospitata dal 16/09 al 19/10 al Centro Balneare Romano di Milano. L’artista di origini giamaicane si è distinto nel panorama artistico per una particolare sensibilità nel dare nuova vita – e vitalità ai materiali di scarto: passeggini, carrelli della spesa, ombrelli, lacci di scarpe e altri oggetti trovati e rifiuti urbani, sono solo alcuni dei tanti materiali che usa per realizzare grandi e coinvolgenti installazioni. A Milano l’artista presenta la grande opera del 1993, Amazing Grace: più di 300 passeggini abbandonati, accompagnati dalla voce di Mahalia Jackson, che intona la struggente Amazing Grace. Con le sue opere Ward indaga temi di forte attualità come il dialogo tra culture diverse, l’arte come spazio di confronto e scambio, concetti come identità, tradizioni, confini identitari e geografici.

Ai grandi nomi della scena contemporanea, aggiungiamo due grandi maestri del ‘900, protagonisti in luoghi istituzionali altrettanto importanti. Palazzo Reale a Milano ospita dal 04/10 al 26/02/23 la prima retrospettiva in Italia di Max Ernst: pittore, poeta, scultore e teorico, uno tra i maggiori esponenti del surrealismo. In un percorso di oltre 400 opere – tra dipinti, sculture, collages, disegni, gioielli e libri illustrati – la mostra è stata pensata come una grande Wunderkammer dove immergersi per scoprire – o perdersi – nelle fitte trame delle sue opere dense di simboli, arcani e segni misteriosi. Per lui dipingere non era un divertimento decorativo, oppure un’invenzione, bensì, affermava “la pittura deve essere invenzione, scoperta e rivelazione.”

Dopo la grandezza visionaria di Ernst, l’abilità grafica di Paul Klee, altro grande maestro del ‘900. Gli rende omaggio una grande mostra ospitata al MASI – Museo d’Arte della Svizzera Italiana di Lugano. Fino all’8 gennaio, la mostra ospita oltre 70 opere tra disegni a matita, penna e pastello, acquerelli, acqueforti e litografie del grande artista, tutte provenienti dalla Collezione Sylvie e Jorge Helft. Nella sua carriera, Klee ha prodotto l’impressionante numero di 9000 opere, di cui quasi la metà è costituita da disegni. In mostra apprezzeremo come le sue geometrie flessibili convivino con mondi fantasiosi e figure oniriche; linee, frecce e triangoli di sposano con strani esseri tra l’umano e l’animale e il rigore si stempera in composizioni a dir poco felici. Nei suoi disegni, la sensibilità di un musicista sembra incontrarsi con il calcolo di un estroso matematico per dar vita a delle visioni dall’illimitata fantasia.