Una selezione di appuntamenti per chi va al mare e per chi resta in città

L’arte contemporanea si sposta verso le coste, offrendo rassegne, festival ma anche grandi mostre. Come quella dedicata a Man Ray al Castello di Conversano di Bari, oppure la personale di Nicola Samorì a Pesaro. Per chi rimane in città invece, niente paura. A Milano c’è la mostra antologica dedicata a Vincenzo Agnetti, mentre a Roma una mostra collettiva farà incontrare archeologia e arte contemporanea sul Palatino. Ecco cinque mostre agostane da vedere.

Milano. Agnetti. A cent’anni da adesso.
Trasformava le parole in immagini e le immagini in poesia. Del resto, per Vincenzo Agnetti “Immagini e parole fanno parte di un unico pensiero. A volte la pausa, la punteggiatura è realizzata dalle immagini a volte invece è la scrittura stessa”. Negli anni 70 la sua arte è diretta, cruda, lapidaria. Con una sola frase, riassume le proprie riflessioni sull’arte e sulla società. Alcune delle sue opere diventano il simbolo di una critica politica tagliente, come l’Amleto Politico: 60 bandiere internazionali incorniciano un palco da cui l’Amleto arringa la folla. La sua carriera, brevissima, si concentra negli anni 70. È il 1981 quando muore improvvisamente, a soli 54 anni. Oggi il Palazzo Reale di Milano rende omaggio alla sua capacità di fondere immagini e parole con una mostra antologica che ripercorre il suo processo creativo. In mostra, le cento opere che più rappresentano il suo percorso, in una panoramica che mette finalmente in luce uno dei maggiori esponenti dell’arte concettuale italiana.

Milano, Palazzo Reale, fino al 24 settembre.

Pesaro. Nicola Samorì. La candela per far luce deve consumarsi.
Ogni estate, il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro presenta una grande mostra da non perdere. Se si passa dalle Marche vale quindi la pena vedere quella dedicata a Nicola Samorì, che farà dialogare le proprie opere con le immagini sacre – alcune in attesa di restauro – delle collezioni dei Musei Civici di Palazzo Mosca. Il risultato è uno spazio sospeso nel passato, occupato da sculture lignee antropomorfe, antiche marine pesaresi e dipinti (celebri le sue rivisitazioni ‘sfigurate’ dei ritratti dell’arte rinascimentale e barocca). Una piacevole dimostrazione di quanto le immagini sacre possano trovare nuovi significati se affiancate ad opere di arte contemporanea. Il titolo della mostra si ispira alla vita di San Carlo Borromeo e al suo concetto di luminosa consunzione – la stessa che è rintracciabile in ogni opera esposta.

Pesaro, Centro Arti Visive Pescheria, fino al 1° ottobre

Palermo. Thomas Lange a Palermo.
Cosa resta delle trasgressioni della Berlino Ovest degli anni 70? E di quella scena artistica scura e underground? A rispondere è lo ZAC di Palermo con una mostra antologica dedicata all’artista berlinese Thomas Lange. Esponente della corrente degli anni 70-80 dei “Giovani Selvaggi”, ha legato le proprie sperimentazioni pittoriche al tema della memoria – sia individuale sia collettiva – realizzando opere di grandi dimensioni, energiche e intense. La mostra si articola in circa 70 dipinti – alcuni dei quali inediti, come del 2015 e il 2016 dedicati alla propria famiglia – che vengono affiancati da installazioni, sculture e oggetti in ceramica. Una mostra pittorica tridimensionale, per comprendere l’estro di uno degli artisti più irriverenti della Germania divisa.

Palermo, ZAC – Zisa Zona Arti Contemporanee, fino al 10 settembre

Roma. Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino.
Archeologia e arte contemporanea: un intreccio suggestivo che viene sempre più spesso celebrato da mostre che giocano con il concetto di tempo, accostando capolavori del passato a quelli del presente. Quest’estate, un evento da non mancare è il percorso artistico “Da Duchamp a Cattelan. Arte Contemporanea sul Palatino.”: circa 100 opere provenienti dal Museo ALT di Bergamo – fondato dall’architetto Tullio Leggeri, uno dei maggiori collezionisti italiani – troveranno un’ambientazione scenica all’interno parco del Palatino. Ed è così che lo Stadio Palatino, la Domus Augustana, le terrazze e le Arcate Severiane diventano il palcoscenico per le opere dei grandi dell’arte contemporanea come Marina Abramović, Marcel Duchamp, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Mauro Staccioli, Vedovamazzei, Maurizio Cattelan, Paul McCarthy e Luca Vitone. Ma non solo: in esposizione anche i lavori e i progetti di alcuni big del design e dell’architettura come Ugo La Pietra, Gianni Pettena e Denis Santachiara. Una grande riflessione sul tema della memoria, della trasformazione e del cambiamento.

Roma, Foro Palatino, fino al 29 ottobre

Bari. Man Ray: L’Uomo Infinito.
Nell’ambito del festival di letteratura “Il Libro Possibile – Arte”, il Castello di Conversano di Bari accoglie una retrospettiva dedicata a uno dei maggiori esponenti del Dadaismo e Surrealismo: Man Ray. Attraverso le circa centocinquanta opere esposte, alcune delle quali provenienti dalla Fondazione Marconi di Milano, viene esplorata la sua poliedrica ricerca artistica: in esposizione, non solo le sue fotografie ma anche i dipinti, i disegni, le sculture e le litografie. Le otto sezioni analizzano vari ambiti del percorso creativo di Man Ray, dal rapporto con Duchamp e con il movimento dadaista fino alla rappresentazione fotografica della sessualità, del sadismo e del voyeurismo con i famosi fotogrammi “rayographs”.

Bari, Castello di Conversano, fino al 19 novembre