50 Cent in concerto a Milano: scaletta, artista d’apertura, attese
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50 Cent in concerto a Milano: scaletta, artista d’apertura, attese

di Digital Team

Sicuro di sé e maestoso, il rapper che ha sfidato la morte celebra 20 anni dal suo “Get rich or die tryin'” nel Final Lap Tour 2023. In uno spettacolo che sa di Hollywood, Las Vegas e strip club. Da icona spavalda dell’hip hop

Get rich or die tryin’, diventa ricco o muori provandoci: il biglietto da visita di 50 Cent, 20 anni fa, è stato un proiettile a segno. Tra rime pungenti e trascinanti, l’energia ipnotica di strofe su sparatorie e faccende da gangster, toni violenti e provocatori, Curtis James Jackson III con il suo album d’esordio ha perforato la scena del rap, segnandola.
Fu l’inizio di un impero, oggi da oltre 30 milioni di album venduti. E pensare che solo pochi mesi prima il rapper ex spacciatore aveva rischiato la vita, colpito da nove pallottole di cui una in faccia. Tra la morte e la ricchezza, 50 Cent, artista e imprenditore dai numeri svettanti, ha centrato la seconda. E ora il suo Get rich or die tryin’ è un inno di conquista che risuona nel suo tour mondiale The Final Lap Tour 2023, a celebrazione di un ventennio di carriera. Con una sola tappa in Italia, domenica 22 ottobre a Milano.

Ecco cosa dobbiamo aspettarci dal concerto al Mediolanum Forum di Assago, tra scaletta, recensioni delle tappe precedenti e artista d’apertura. Con una certezza: sarà un bullseye.

Cambi di look più di Beyoncé e ballerine sinuose

Iniziato il 21 luglio nello Utah, a West Valley City , dopo aver percorso gli States e il Canada, dal 28 settembre The Final Lap Tour 2023 è approdato in Europa, con debutto ad Amsterdam. Passando da Amburgo a Copenaghen, da Oslo a Berlino, da Zurigo a Nizza, ecco che il 22 ottobre sarà la volta di Milano.

Il rapper quarantottenne, dall’infanzia segnata dall’omicidio della madre single eroinomane e spacciatrice, ultimamente è più conosciuto come fortunato produttore di serie televisive, vestiti e cognac. A parte il greatest hits Best of 50 Cent del 2017, a livello musicale è dal 2014 con Animal Ambition che nulla si è mosso. Eppure il concerto di Amsterdam allo Ziggo Dome ha dimostrato che «più di vent’anni di attività hanno trasformato 50 Cent in una macchina ben oliata sul palco», con uno «spettacolo che ci porta a Hollywood, a Las Vegas e a un ventennio di hip hop».

Sul palco ha fatto la sua apparizione uscendo da una cabina piena di fumo come un illusionista. Tra successi come What up gangsta e Magic stick, il rapper ha avuto inizialmente a supporto solo i colleghi Uncle Murda e Tony Yayo della G-Unit, ma pian piano per il pubblico si è aperta «una scatola piena di sorprese». Ecco un’intera band dal vivo, ballerine sinuose, breakdancer alla sfida della gravità, esplosioni di fuoco, piogge di coriandoli, schermi come parallelepipedi di video incalzanti e persino fuochi d’artificio.

Sicuro di sé e maestoso, a Stoccolma il 7 ottobre, dopo l’apertura con I’m on some shit, ha cantato a voce piena una hit dopo l’altra. Figlio del ghetto, davanti al pubblico ha ostentato con la spavalderia che l’ha reso famoso continui cambi di look. «Prima di arrivare a metà del concerto, ha avuto il tempo di cambiarsi d’abito più di Beyoncé nell’ultimo tour», il commento di chi c’era. «Cambi continui di vestiti, dalle giacche e dai pantaloni di pelle alle tute da ginnastica, camicie Louis Vuitton e collane e orologi tempestati di diamanti».

E poi un «gruppo di ballerine danzanti davanti a 50 Cent come nella tradizione dello strip club americano» in uno show «misogino», con «una coreografia di cattivo gusto, liberata dall’ambizione artistica». La seconda metà della performance avrebbe invece raggiunto livelli più alti, con la temperatura e i cori all’interno della Avici Arena a levarsi alti in risposta a brani come P.I.M.P., Window shopper e 21 questions. Jeremih ha fatto un’apprezzata apparizione come ospite di 50 Cent con Down on me.

O lo odi o lo ami. 50 Cent talvolta fluttua dall’alto, ora emerge dalle viscere dello show, ora schiva agilmente i laser. «Il concerto che il pubblico berlinese vede è tutt’altro che sciatto», si legge in una recensione dalla Mercedes-Benz-Arena di Berlino, dopo la tappa del 14 ottobre. «I suoi aiutanti sono presenti, ma prestano tutta l’attenzione al loro capo. E 50 Cent? Lui è il magnaccia, il padrone del negozio di dolciumi», il «desiderabile», il superuomo che se ne sta freddo e distaccato, verso cui le otto ballerine ancheggiano e si muovono in pose voluttuose. «50 Cent ama i cliché e i cliché amano lui. Uno spettacolo pomposo, ballerine pornografiche e uno spettacolo di luci e video ampolloso. Deve essere così, perché questa è la natura delle grandi star del rap: mettersi in mostra».
Gli applausi più sonori? Ovviamente per canzoni come In da Club, Candy shop, Ayo technology e P.I.M.P., anche se «il concerto non ha veri e propri punti bassi. Tuttavia è così sovraccarico che l’essenziale, vale a dire le abilità rap e la musica, passano in secondo piano».

Il nome Final Lap Tour lascia sospettare che questa potrebbe essere l’ultima tournée pirotecnica di 50 Cent nel futuro recente. La tappa finale delle 69 in giro per il mondo sarà il 14 dicembre ad Auckland in Nuova Zelanda. Anche se è già alle spalle, 50 Cent sta facendo festa come se fosse il suo compleanno.

La scaletta del Final Lap Tour di 50 Cent

Finora 50 Cent ha garantito un’ora e mezza di esibizione al massimo della sua forma. Nella setlist dei concerti ovviamente non sono mancati brani dal suo album Get rich or die tryin’, da P.I.M.P. a In da Club a If I can’t, ma anche incursioni in altri album, da Candy Shop da The Massacre ad Ayo Technology dal suo terzo disco Curtis.

Ecco la scaletta del concerto del concerto di Stoccolma:

  • I’m on some shit (cover di 50 Cent feat. Tony Yayo & Lloyd Banks)
  • What up gangsta
  • I get money
  • Hate it or love It (cover di The Game)
  • If I can’t
  • Magic stick (cover di Lil’ Kim)
  • Hustler’s ambition
  • How we do (cover di The Game)
  • P.I.M.P.
  • Candy shop
  • Disco Inferno
  • Window shopper
  • Best friend
  • 21 questions
  • Just a lil bit
  • Big rich town
  • The Woo (cover di Pop Smoke)
  • Ayo technology
  • Down on me (cover di Jeremih)
  • Baby by me
  • Many men (Wish Death)
  • I’m the man
  • In da Club

Ancora:

  • Hate bein’ sober (cover du Chief Keef)
  • Patiently waiting
  • Cuffin’ season
  • Major distribution
  • Back down
  • Southside (cover di 50 Cent feat. Tony Yayo & Lloyd Banks)
  • I’ll whip ya head boy
Busta Rhymes
Photo by Michael Campanella/Redferns
Busta Rhymes (a destra) si esibisce con Spliff Star live al concerto di 50 Cent durante The Final Lap Tour a Stoccolma, 7 ottobre 2023

L’artista d’apertura del concerto di Milano

A Milano il 22 ottobre, come nelle precedenti date negli States e in Europa, è l’amico di lunga data Busta Rhymes lo special guest di 50 Cent. Spetta al rapper di Brooklyn, da 12 nomination ai Grammy Awards, l’apertura:  in circa 45 minuti di esibizione propone una scaletta variegata e incalzante, ovviamente troppo breve per la sua vasta discografia.
Una delle canzoni che il pubblico di Milano può già pregustare? Break ya neck, dove le labbra di Busta Rhymes diventano mitragliatrice che scaglia parole. Più che un artista di supporto, un icona dell’hip hop che prepara il terreno a un’altra icona. In un’unica onda di flow.