Artissima e Flashback: due manifestazioni tra antico e contemporaneo

Il fine settimana dell’arte a Torino comincia in anticipo sul canonico weekend tra cin-cin e pubbliche relazioni. Al roboante appuntamento con il contemporaneo di Artissima all’Oval Lingotto (207 gallerie, 35 paesi, è la ventunesima edizione, la quarta diretta da Sarah Cosulich Canarutto), se ne accompagna un’altro, quello con Flashback, fiera ancora sconosciuta ai più ma di casa al Pala Alpitour Isozaki. Ideata da Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, Flashback punta i riflettori su antico e moderno. Attenzione però, il piglio non è quello reazionario, lo dimostra tra l’altro il progetto speciale di Alessandro Bulgini con lo slogan “Antica è tua sorella”, già manifesto dell’evento.

E come per tutte le iniziative che si rinnovano con puntualità ogni anno, la domanda è sempre principalmente una. Quali le novità?

Artissima svela il lato glamour dell’arte par tout, ammantando la vip lounge con un make over da installazione artistica. Opium Den, firmata da Maurizio Vetrugno, è un salotto omaggio alla moda dell’orientalismo che prese di petto Torino (esemplare Villa della Regina). Porcellane e mobili sono stati prelevati dal Museo di Arte Orientale in città e i tappeti sono dell’artista californiana Scarlett Rouge. C’è poi una vera e propria esposizione che si sviluppa accanto gli stand dediti al commercio: In mostra riunisce collezioni e fondazioni del territorio da cui il curatore Stefano Colligel Cagol ha attinto pezzi eccellenti per il suo progetto dedicato al concetto lato dell’inclinazione. A disposizione dei collezionisti neofiti il servizio di Art Advisory è offerto da Unicredit e non mancano le visite guidate dai grandi curatori (i walkie talkie). Numerosi come sempre i premi (Illy Present Future, Promos Scalo Milano, Sardi, Fondazione Fico) quest’anno se ne aggiunge uno dedicato alla fotografia (Premio Reda).

Flashback dal canto suo coglie l’occasione per svelare un sensazionale ritrovamento risalente a pochi mesi fa: il diario originale di Camillo Benso Conte di Cavour e di alcuni cimeli personali esposti dalla libreria antiquaria Il Cartiglio. Anche qui mostre in fiera: la project room curata da Luca Tomio “Niente da vedere, niente da nascondere” con opere di Boetti, De Dominicis, Ontani, Paolini, Pistoletto, Prini, Salvo e Schifano e un’altra open air, una collettiva per riflettere sulla dialettica tra antico e moderno che anima la kermesse. Non mancano i grandi antiquari come Fabrizio Moretti, Robilan & Vona e Carlo Orsi, ma c’è spazio anche per la vanità scintillante dei gioielli di Lorenzo e Paola Monticone e le arti decorative orientali da Gilistra. Novità assoluta invece, l’ingresso di un artista contemporaneo tra gli stand: è quello di Agostino Arrivabene ospite della giovane galleria Caretto & Occhinegro (progetto figlio di internet con base terrestre torinese) che lo espone accanto al Maestro fiammingo del Trittico di Morrison, perché dietro quelle tematiche arcane non c’è soluzione di continuità.

Artissima, Oval Lingotto, 6-8 novembre

Flashback, Pala Isozaki Alpitour, 5-8 novembre

Torino