Maestro di Le Corbusier, industriale e sperimentatore. Otto capolavori in mostra a Parigi

L’architettura va in mostra a Parigi. Con un obiettivo: parlare di Auguste Perret, architetto e imprenditore francese, noto soprattutto nel ruolo di maestro di Le Corbusier. Ma la sua figura è quella di un uomo geniale: fu lui infatti il primo ad utilizzare il cemento armato nelle costruzioni. Era un materiale nuovo, ma fino a quel momento ritenuto non adatto per la costruzione di edifici, e fu lui a coglierne le potenzialità, malleabile quanto e forse di più della pietra naturale, pronto a trasformarsi nelle forme eleganti e classiche dell’architettura.

«Il mio calcestruzzo», dichiarò nel 1944, «è più bello della pietra, lo lavoro, lo cesello. (…) Perché è una pietra che nasce, quella naturale è una pietra che muore».

Dopo la Guerra, venne affidata a lui la ricostruzione di Le Havre: concepì personalmente le costruzioni del Municipio e la chiesa di San Giuseppe; il progetto di urbanizzazione è stato completato soltanto dopo la sua morte e oggi è considerato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Insieme ad altri edifici, quello de la rue Franklin (1903), il Théâtre des Champs-Elysées (1913), la Chiesa di Notre Dame du Raincy (1923), la Sala Cortot (1929), il Mobilier national (1937) e il Palais d’Iéna (1939), i due a Le Havre hanno segnato con la loro innovativa modalità di progettazione e il loro rapporto con la materia, una rivoluzione per la pratica architettonica del Novecento.

E proprio di questi otto capolavori si parla nell’esposizione di Parigi, realizzata dal Conseil économique, social et environnemental (CESE – Consiglio Economico Sociale e Ambientale) in collaborazione con la Fondazione Prada. A realizzare questo affascinante percorso nell’architettura del secolo scorso, hanno lavorato Joseph Abram, in qualità di curatore scientifico e lo studio d’architettura OMA AMO, sotto la direzione di Rem Koolhaas, curatore artistico.

Auguste Perret, Huit Chefs d’oeuvre – Architectures du béton armé

dal 27 novembre 2013 al 19 febbraio 2014 a Parigi presso il Palais d’Iéna