Grande mostra al Museo Guggenheim

Non è più tra noi da 27 anni, ma, come indica il titolo della mostra che gli dedica il Museo Guggenheim di Bilbao, è ancora e sempre il momento buono per ammirare le opere di Jean-Michel Basquiat. L’eclettico artista nato a Brooklyn nel 1960,  quando ancora non era un quartiere gentrificato e alla moda di New York, ha rivoluzionato l’arte contemporanea negli anni ’80.

Basquiat era famoso perchè dipingeva sempre: quando mangiava, quando intratteneva gli amici, quando guardava un film alla televisione. Si interrompeva soltanto per suonare. I suoi amici, che ne affollavano lo studio, raccontano che aveva una carica inesauribile: forse presentiva che la sua vita non sarebbe durata più dei 28 anni che ha effettivamente vissuto.

Dipinti e disegni – a Bilbao ne sono esposti un centinaio – mostrano quello che era il suo marchio inconfondibile: rubare alla metropoli multirazziale in cui abitava le sue pulsioni. Figlio di un portoricano e di una donna statunitense che lo ha sempre stimolato a dipingere, iniziò con i graffiti, poi passò a una forma di espressione più concettuale, più congeniale a mandare messaggi politici, sociali, provocatori, contribuendo così a suo modo alla lotta contro il razzismo.

Spesso utilizzava oggetti che recuperava per strada, come porte, finestre, scarti di materassi, materiali in gomma piuma: voleva trasformare in arte la poesia della vita quotidiana.

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Jean-Michel Basquiat, Ahora es el Momento

Guggenheim Bilbao,

sino al 1° novembre