Cillian Murphy, 5 cose che non sapevi sul nuovo volto di Versace Icons
Cillian Murphy con l'Oscar come migliore attore protagonista (Photo by Jeff Kravitz/FilmMagic)

Cillian Murphy, 5 cose che non sapevi sul nuovo volto di Versace Icons

di Simona Santoni

Primo irlandese a vincere l’Oscar come migliore attore, presto lo vedremo indossare i capi più emblematici della Maison italiana. Molto legato alla sua terra, immune ai lustrini di Hollywood, ecco alcune curiosità su di lui

Lineamenti gentili, aplomb da antidivo, Cillian Murphy è lassù, in vetta, e mai l’istante potrebbe essergli più radioso. Christopher Nolan con Oppenheimer gli ha regalato il ruolo della vita e lui quell’occasione l’ha resa luce. Brillava in smoking Versace, con fascia sul punto vita e papillon in seta nera, elegante sul palco del Dolby Theatre, a ritirare l’Oscar. Il la per la prima campagna Versace per l’attore irlandese. La Casa di moda italiana ha infatti annunciato Cillian Murphy come volto di Versace Icons per il debutto della campagna uomo.

«Sono felice che Cillian sia ora parte della famiglia Versace», ha detto Donatella Versace. «È un attore eccezionale e la sua vittoria agli Oscar è assolutamente meritata. Sullo schermo è magnetico e coinvolgente ed è un’emozione vederlo in Versace». La campagna Versace Icons, con Cillian Murphy che indosserà i capi più emblematici e senza tempo della collezione uomo Versace Icons, sarà svelata il 3 aprile. Anche durante tutta l’Awards Season 2024 ha vestito Versace.

Primo irlandese a vincere l’Oscar come migliore attore, molto legato alla sua terra e più attratto dal cinema europeo che dai lustrini di Hollywood, su Cillian Murphy ci sono curiosità da scoprire. Qui esploriamo cinque cose che magari ancora non sapete su di lui.

1) Ex vegetariano per lavoro

Uno dei ruoli più emblematici di Cillian Murphy è senz’altro quello del boss Thomas Shelby della serie tv britannica Peaky Blinders. Per prepararsi alla parte, dopo 15 anni da vegetariano più per scelta salutistica che per etica, l’attore premio Oscar ha smesso di esserlo. Per poter essere credibile come Michael Corleone delle Midlands, infatti, ha dovuto metter su massa muscolare, mangiando carne e proteine.

Per interpretare invece il padre della bomba atomica in Oppenheimer ha dovuto perdere molto peso. «Era molto magro, quasi scarno, si sosteneva con Martini e sigarette», ha detto Murphy a proposito di Robert Oppenheimer.

Cillian Murphy
Photo by JC Olivera/Getty Images
Cillian Murphy alla cerimonia degli Oscar, 10 marzo 2024

2) Alla larga dai social

Uomo d’altri tempi, di contatti reali e senza sovraesposizione, Cillian Murphy non è sui social. Ha spesso affermato di non provarne attrazione. Preferisce interagire con i suoi fan di persona, agli eventi, o attraverso i media tradizionali.

Il quarantasettenne di Cork ama separare la vita professionale da quella privata. Al di fuori dei set, gli piace una quotidianità relativamente modesta.
Ha anche affermato di sentirsi a volte quasi in imbarazzo per il fatto di essere strapagato, in quanto attore, a differenza di medici o infermieri o simili professioni socialmente utili.

3) Cillian Murphy musicista mancato

La sua prima passione, però, non fu la recitazione. Fu la musica. Insieme al fratello minore, Cillian Murphy faceva parte della band The Sons of Mr. Green Genes, dal nome di un brano dell’album Hot Rats di Frank Zappa. Cillian cantava e suonava la chitarra. A fine anni ’90 ricevettero l’offerta di un contratto discografico. Rifiutarono perché non ebbero l’approvazione dei genitori e la band si sciolse. Col senno di poi Cillian l’ha considerata una scelta saggia: l’industria musicale, a suo dire, li avrebbe visti crollare abbastanza rapidamente.
In onor di quella passione, però, Murphy propone un programma musicale su BBC Radio 6 Music. Il suo abbigliamento come Oppenheimer, tra l’altro, è ispirato a David Bowie in fase Duca bianco.

Prima di arrivare al cinema ci fu anche un’altra deviazione: l’università di Giurisprudenza per diventare avvocato. Una strada che però durò poco: dopo il primo anno decise di cambiare rotta per la recitazione.

4) Scartato come Batman. Sconfisse Statham

Cillian Murphy nel 2005 si presentò al provino per Batman, per la trilogia che Nolan ha dedicato all’Uomo pipistrello. Non lo passò ma fu l’inizio di una fiorente collaborazione. La parte andò a Christiane Bale, è storia, ma il regista britannico fu colpito da Cillian tanto da volerlo come Spaventapasseri, ruolo che ha in Batman Begins, Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Alla corte di Nolan ha recitato anche in Inception e Dunkirk. Oppenheimer è il sesto film insieme, ma il primo per Cillian da assoluto protagonista.

In verità in un primo momento Cillian fu Murphy scartato anche per Peaky Blinders. Il creatore della serie tv Steven Knight era fortemente indeciso tra lui e Jason Statham. E scelse quest’ultimo per la sua fisicità, perché incontrando Cillian non gli sembrava di avere di fronte Thomas Shelby. Si narra però che Cillian gli mandò un messaggio con su scritto: «Ricorda, sono un attore». Ovvero, pur non essendo Tommy Shelby, avrebbe potuto diventarlo. Aveva ragione Cillian.

5) Da Londra a Dublino per l’accento

Sul palco degli Oscar Cillian Murphy l’ha ribadito: «Sono un irlandese molto orgoglioso di essere qui stasera». Così fieramente Irish.
Dal 2015, dopo 14 anni, ha lasciato Londra per tornare nella sua terra, a Dublino. Perché? Perché i suoi figli stavano sviluppando «accenti inglesi molto eleganti», ha detto scherzando. Cillian vuole crescere i suoi due figli come irlandesi. Aveva voglia di Irlanda, per sé e per la sua famiglia.