A Berlino, tre giorni di spettacoli, musica e mostre dedicati alla creatività italiana

“Berlino è la più grande stravaganza culturale che si possa immaginare.” A dirlo fu uno dei suoi residenti più celebri, David Bowie. Ci abitò tra il 1976 e il 1979, quando Kreuzberg era una cupa periferia a ridosso del muro e Schöneberg il cuore della “Szene”, la scena artistico-festaiola della città, culla delle avanguardie punk e degli sperimentalismi della corrente Neue Wilde.

Di quell’aura decadente Berlino ha vissuto per decenni, richiamando creativi, “Lebenskünstler” (letteralmente, “artisti della vita”), musicisti e scrittori dal resto della Germania e non solo. “Povera ma sexy” diceva il sindaco Wowereit nel 2003, dando inizio a una nuova epoca per la città, al turismo di massa e alla spettacolarizzazione della sua anima underground.

Oggi che Berlino non è più povera e deve fare i conti con una gentrification sempre più fagocitante, rimane vivo il mito di una città libera, disinibita, ribelle e anticonformista. Un mito che continua ad attirare giovani e artisti da tutto il mondo. Tantissimi gli italiani, che vanno ad infoltire la terza comunità straniera più grande della città.

Ed è proprio pensando a loro, a quegli italiani che hanno fatto di Berlino il luogo di elezione per la propria arte, che è nato nel 2015 COFFI Festival Berlin, una rassegna interdisciplinare dedicata alla creatività italiana in terra teutonica. Dal 1° al 3 settembre, presso la KühlHausBerlin, andranno in scena 60 artisti italiani con performance, spettacoli, concerti, proiezioni e workshop. Tema del festival: la contaminazione. Quella tra le arti, certamente, ma anche quella culturale, che a poco a poco trasforma i linguaggi aprendoli al mondo.

Tra le performance da non perdere, lo spettacolo site-specific R O M A della compagnia di danza Siciliano Contemporary Ballet, che si interroga sul peso delle proprie radici nell’arte, i rituali estetici della perfomance di Roberto Rossini Locus Solus, le riflessioni danzate sul concetto di (dis)umanità di Nicoletta Cabassi in Beech_against intolerance(?) e il progetto CUTE della compagnia Matroos, che unisce danza e live painting. Accompagna gli spettacoli un programma di mostre, installazioni, concerti (di musica elettronica in vero stile berlinese, ça va sans dire) e proiezioni (domenica 3 quelle dei corti animati del RabbitFest di Perugia).

COFFI Festival Berlin nasce da un’idea di Andrea Recussi ed è un progetto dell’associazione no-profit fandujo komunumo e.V. Qui il programma completo della manifestazione.