Al Victoria & Albert un’esposizione sull’impatto che le rivoluzioni degli anni 60 hanno sulla società attuale

1966-1970, cinque anni rivoluzionari. Esattamente quelli di cui si parla nella mostra You Say You Want A Revolution? Records and Rebels 1966-1970 che dal 10 settembre va in scena al Victoria And Albert Museum di Londra. Ma non si tratta della solita esposizione di memorabilia dell’epoca, in cui ci si accontenta di colori sgargianti e visioni psichedeliche. Questa esposizione ha un obiettivo ben preciso: mostrare come quel periodo sia importante nella vita di oggi.

‘Questa mostra seminale getterà nuova luce sulla vasta portata dei cambiamenti sociali, culturali e intellettuali del periodo della fine degli anni 60 che fece seguito all’austerità degli anni del dopoguerra in tutto il mondo occidentale’, ha spiegato Martin Roth, direttore del museo. Gli oggetti in mostra sono stati selezionati infatti per evidenziare le connessioni tra le persone, i luoghi, la musica e i movimenti provenienti dal Regno Unito, dall’Europa e dagli Stati Uniti. E nel senso più ampio possibile: dalle esplorazioni spaziali alla moda, dalla musica ai diritti umani, dalla letteratura alle radio libere… tutto ciò che ha segnato una differenza con il passato, politicamente, socialmente e culturalmente intesa.

Così la controcultura, i club di Londra, le proteste parigine del Maggio 1968 o il festival di Woodstock, per citarne alcuni, dialogano con gli avvenimenti del 2016, dalla battaglia elettorale americana a quelle per i diritti umani. Un viaggio musicale da Sam Cooke a Jimi Hendrix, accompagnato da interviste a protagonisti dell’epoca (tra cui Yoko Ono, Twiggy e Stewart Brand) e a diverse esperienze audiovisive, completano l’esposizione.

Un (doppio) viaggio.

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You Say You Want A Revolution? Records and Rebels 1966-1970

Victoria & Albert Museum, Londra, 10 settembre – 26 febbraio 2017

(in collaborazione con Levi’s e Sennheiser)