Un dialogo per immagini tra creazione e distruzione di un ideale

Il titolo di questa mostra, A cosa serve l’utopia, è tratto da Parole in cammino di Eduardo Galeano (1940-2015). Lo scrittore uruguaiano descrive l’utopia come un orizzonte mai raggiungibile, che si allontana da noi di tanti passi quanti ne facciamo. E alla domanda “a cosa serve l’utopia”, si risponde “a camminare”.

Anche l’esposizione è un cammino lungo la costruzione e la frantumazione di un ideale, in un dialogo per immagini tra utopia e distopia realizzato attraverso una selezione di fotografie e video di artisti italiani e internazionali, provenienti dai patrimoni collezionistici gestiti da FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE.

A loro volta, le opere di questi fotografi dialogano con scatti dell’agenzia Magnum, presentate in grande formato, che ritraggono attraverso l’occhio di celebri fotoreporter come Abbas, Bruno Barbey, Ian Berry e Alex Majoli, momenti culminanti di rivolta divenuti iconici nell’immaginario collettivo come il Sessantotto a Parigi e Tokyo, la caduta del Muro di Berlino nel 1989, oppure il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti negli anni Sessanta fino alla Primavera araba.

Il risultato è un confronto ulteriore sul tema dell’utopia, questa volta relativo alle tecniche fotografiche, in un dialogo serrato tra immagini create per differenti scopi, le une usate per raccontare a caldo sui media l’attualità politica, le altre per riflettere a freddo su fallimenti e cambiamenti, eredità e prospettive.

Il cammino tra le dverse utopie comincia con uno scatto emblematico del 1968 in cui studenti parigini, fotografati da Bruno Barbey si passano di mano in mano dei sampietrini. Segue Omaggio ad Artaud di Franco Vaccari che celebra il potere dell’invenzione linguistica di far immaginare ciò che non esiste, e prosegue con alcune immagini evocative dell’utopia comunista: dopo la gigantografia di Lenin fotografata da Mario De Biasi a Leningrado (1972), appare l’immagine creata dal rumeno Josif Király di alcuni ragazzi che nel 2006 passano il tempo libero seduti su una statua abbattuta del leader sovietico. Si prosegue con autori del calibro di Mladen Stilnović, Swetlana Heger, Abbas, Jinoos Taghizadeh, Patrick Zachmann, Francesco Jodice, Luis Poirot, Melina Mulas.

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A cosa serve l’utopia

A cura di Chiara Dall’Olio e Daniele De Luigi, In collaborazione con Fotografia Europea, Magnum Photos e Contrasto

Galleria Civica di Modena, 28 aprile – 22 luglio 2018