David Bowie quotidiano e alieno in 10 foto fuori dal palco
David Bowie, Copenhagen 1976 (Photo by Jorgen Angel/Redferns)

David Bowie quotidiano e alieno in 10 foto fuori dal palco

di Digital Team

Da Marte alla Terra, da oggi a ieri, riviviamo il Duca Bianco in alcuni scatti intimi lontano dal microfono e, forse, dallo spazio

C’è vita su Marte? Se lo chiedeva cinquant’anni fa David Bowie, l’alieno della musica in completo e ombretto turchesi e capelli arancioni. C’è vita su Marte?, chiederemmo ancora oggi al Duca Bianco, enigmatico e poetico, sciamano celeste di un’altra dimensione. Nato l’8 gennaio 1947, moriva sette anni fa, il 10 gennaio 2016, lasciando un’eredità musicale e culturale da provocatore eccentrico ed esploratore di nuove frontiere. Ha ridefinito i confini della performance, ha stravolto la forma della canzone. Ha rivoluzionato l’estetica del rock e della moda. Mutante audace, terreno ma intanto marziano e magico.

Dal Major Tom del viaggio spaziale Space oddity alla parabola da superstar diZiggy Stardust passando per la criptica critica sociale di Life in Mars?, dal “Thin White Duke” di Station to station al diafano post-rocker di Heroes, dai trionfi di Let’s dance e The next day fino a Lazarus, ultimo singolo del suo testamento musicale Blackstar, Bowie in circa cinquant’anni di carriera ha abbattuto barriere e ridisegnato la storia della musica, della moda, dell’arte, trasformando se stesso e le sue mille incarnazioni in altrettante icone dell’immaginario collettivo e della cultura di massa.

Da Marte alla Terra, da oggi a ieri, riviviamo in queste foto il David Bowie più quotidiano, fuori dal palco e – forse – lontano dallo spazio, in alcuni scatti intimi.