Due mostre fotografiche a Venezia con i protagonisti del secolo scorso

Due mostre fotografiche a Venezia con i protagonisti del secolo scorso

di Paolo Lavezzari

L’estetica fotografica e artistica del 900 attraverso gli scatti dei maestri della fotografia

Se la Casa dei Tre Oci, che da 2014 ha ospitato una notevole serie di mostre fotografiche, è chiusa in attesa che la nuova proprietà la riapra ampliandone la proposta con rinnovato dinamismo, non per questo Venezia ha perso il suo rapporto privilegiato con la fotografia, tutt’altro. A confermarlo sono due esposizioni (una in corso, l’altra imminente) che ripercorrono quel pezzo di storia della quinta arte che si può definire ormai mitologico, benché si parli comunque di opere che al più sfiorano i 90 anni (le più datate). Aperta fino al 10 aprile, a Palazzo Franchetti (centralissimo, al Ponte dell’Accademia), Lee Miller – Man Ray. Fashion, Love, War racconta con 140 scatti l’avventura umana e artistica (spesso in questo caso le cose si confondono) di Elizabeth ‘Lee’ Miller, (1907-1977) affascinante fotomodella, fotografa al tratto sempre surrealista, reporter di guerra, giramondo dalle molte esistenze e relazioni, tutte avventurose a dir poco. Moda, amore e guerra, come dice il titolo, sono solo alcuni dei filoni di lettura della mostra; c’è poi tanta arte perché, oltre a essere stata musa e compagna (anche alter ego dietro l’obiettivo) di Man Ray nella Parigi degli insonni anni Venti, Lee Miller ha frequentato da protagonista tutti i grandi di allora, da Picasso a Max Ernst a Dalí a Cocteau per citare i soliti noti, fino a sposare il pittore surrealista inglese Roland Penrose. Ma, frequentazioni  a parte, a parlare sono le immagini che Miller ha realizzato (o di cui è stata soggetto per Man Ray, ma anche per le copertine di Vogue). Da vedere.  

Apre invece il 12 marzo a Palazzo Grassi (fino al 7 gennaio 2024). Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo,  la prima grande mostra dedicata ai capolavori provenienti dagli archivi di Condé Nast, in parte recentemente acquisiti dalla Pinault Collection. È una vera scorpacciata di immagini, 400 opere, che in (non solo) ideale parallelo con gli scatti di  Miller e Man Ray raccontano eventi, società e protagonisti del secolo passato. 

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Sono 70 anni intensissimi dagli anni Dieci ai primi Ottanta, e l’elenco dei centocinquanta fotografi è ovviamente stellare. Come dire, ci sono tutti: Edward Steichen, Berenice Abbott, Cecil Beaton,André Kertész, Horst P. Horst, Diane Arbus, Irving Penn, Helmut Newton; più Eduardo Garcia Benito, Helen Dryden e George Wolfe Plank, tra gli illustratori. 

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Il nucleo di immagini storiche in mostra è in dialogo con il progetto Chronorama Redux, che propone uno sguardo contemporaneo sulle opere di Chronorama attraverso i lavori di quattro artisti: Tarrah Krajnak, Erik N. Mack, Giulia Andreani e Daniel Spivakov. Le opere saranno allestite in quattro spazi espositivi diversi di Palazzo Grassi a irrompere nel percorso cronologico della mostra principale.