La band-icona degli anni Ottanta ha stupito tutti con la freschezza dell’ultimo album “Paper Gods”

Negli anni Ottanta i Duran Duran e i loro rivali di sempre Spandau Ballett scatenarono fenomeni di isteria collettiva che non si vedevano, in modo così virulento, dai tempi dei Beatles e dei Rolling Stones.

In Italia ebbe un discreto successo un film, Sposerò Simon Le Bon che, pur nella sua futile leggerezza, raccontava bene le mode e le manie di quel periodo, sicuramente più felice e spensierato di oggi.

Non c’era praticamente una ragazzina di allora che non avesse in camera un poster con uno dei componenti delle due band, sempre curatissimi, truccati ad arte e vestiti con abiti all’ultimo grido.

Mente quei vestiti risultano oggi francamente grotteschi, la musica della band capitanata da Simon le Bon è ancora fresca e  al passo con i tempi, pur non rinnegando il suo inconfondibile sound, come conferma l’eccellente album Paper Gods del 2015.  Simon Le Bon, Nick Rhodes, John e Roger Taylor sono oggi degli splendidi cinquantenni, con mogli e figli, con qualche chilo in più, ma ancora con una carica e un repertorio da far invidia alla maggior parte dei gruppi oggi in voga.

I Duran Duran, il cui nome è ispirato al cattivo del film cult Barbarella, hanno creato canzoni ch sono stati veri e propri inni generazionali per i trentenni e i quarantenni di oggi: si pensi a Wild boys, Hungry like the wolf, The reflex, Notorius, Rio e Save a prayer.

Brani che non potranno mancare nei cinque concerti dell’atteso tour italiano di Paper Gods, in cui la band proporrà per la prima volta dal vivo anche i brani dell’ultimo album, il quattordicesimo della loro quarantennale carriera, curato da un trio di produttori del calibro di Nile Rodgers, Mark Ronson e Mr. Hudson.

Il disco è stato anticipato dal singolo Pressure off, un godibile funky-pop dalle atmosfere Seventies, con un pizzico di elettronica, nel quale è immediatamente riconoscibile il tocco magico di Nile Rodgers, mente e cuore degli Chic. La voce di Simon Le Bon viene accompagnata nel refrain da quella di Janelle Monae.

Paper Gods vede la partecipazione anche dell’ex chitarrista dei Red Hot Chili Peppers John Frusciante (What Are The Chances,Butterfly Girl, The Universe Alone e Northern Lights), della cantante canadese vincitrice di un Juno-Award Kiesza (Last Night in the City), del cantautore e produttore britannico Mr Hudson (Paper Gods), il cantante dei Mew Jonas Bjerre (Change The Skyline), del violinista Davidé Rossi (Face For Today e Pressure Off) e dell’attrice Lindsay Lohan, che ci regala una parte recitata nell’irresistibile Danceophobia.

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Le date del tour

5 giugno – Teatro Greco Di Taormina,

7 giugno – Postepay Sound Rock in Roma

8 giugno – Arena di Verona

10 giugno – Arena Ippodromo Visarno di Firenze

12 giugno – Forum di Assago di Milano

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