Festival di Sanremo 2024, prima serata: i voti da zero a dieci
Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images

Festival di Sanremo 2024, prima serata: i voti da zero a dieci

di Simona Santoni

Zero alla serata infinita, di oltre cinque ore. Dieci a Loredana e Fiorella. E poi che belli i look di Ghali, Sangiovanni e Mengoni, implacabili le rime di Mahmood

E finalmente calò la prima serata del Festival di Sanremo 2024! Una serata interminabile, che ha snocciolato tutti e 30 i cantanti in gara. Con la fanfara dei carabinieri a dare il via, all’esterno dell’Ariston, eseguendo La fedelissima. Come fedelissimi sono stati gli spettatori dell’infinita diretta. Con Amadeus impeccabile maestro di cerimonia, come suo solito, accompagnato dal primo co-conduttore del Festival, Marco Mengoni.

Ecco «30 nuove canzoni che ci cambieranno la vita, qualcuna ci piacerà, qualcuna meno, qualcuna la impareremo a memoria, qualcuna la canteremo in un concerto», le parole di Mengoni ad aprire l’edizione numero 74. L’anno scorso, in gara, fu lui a vincere.

Ed ecco, a fine serata, la top five definita dal voto della Sala stampa:

1) Loredana BertèPazza

2) Angelina MangoLa noia

3) AnnalisaSinceramente

4) DiodatoTi muovi

5) Mahmood Tuta gold

Nella seconda serata, il 7 febbraio, spetterà invece a Giorgia farà da spalla ad Amadeus, con super ospite John Travolta.

Loredana Bertè - Festival di Sanremo 2024
Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images
Loredana Bertè

E ora i nostri voti da 1 a 10 alla prima serata del Festival di Sanremo 2024, delle pagelle scanzonate sui generis ispirate a quelle dello sport.

ZERO – Come i secondi di autonomia residua dopo oltre 5 ore di Festival di Sanremo. 20.45 l’orario di inizio, alle 2 del mattino la calata del sipario. Come nel film Dream Scenario capita con Nicolas Cage, i sogni di molti italiani per diverse notti ospiteranno probabilmente il buon Amadeus.

UNO – Come il voto che ha delineato la prima top five del Festival di Sanremo 2024: è stato solo uno, quello della sala stampa (composta da tv, carta stampata e web). Nella seconda serata saranno invece determinanti il voto del pubblico a casa e quello delle radio italiane.

Uno è anche il numero di esibizione di Clara, attrice e cantante della serie tv Mare fuori. È stata lei la prima a salire sul palco dell’Ariston e a rompere il ghiaccio. Vincitrice di Sanremo Giovani, ha cantato Diamanti grezzi, brano d’amore che dal melodico irrompe in sonorità più ritmate e contemporanee.

DUE – Come le standing ovation tributate dal pubblico dell’Ariston: una (doppia) a Mengoni e una alla mamma di Giovanbattista Cutolo. Mengoni ha dato il meglio di sé esibendosi più volte nelle sue canzoni e strappando due ovazioni. Momento di commozione invece per l’omaggio a “Giogiò” Cutolo, 24enne napoletano promessa della musica ucciso nell’agosto del 2023 dopo essere intervenuto per sedare una lite per un motorino parcheggiato male. Aveva partecipato all’Orchestra Sinfonica di Sanremo e sognava di suonare proprio al Festival. La mamma Daniela: «Tu stasera vivi attraverso la musica che amavi e che ti fa essere eterno».

Due anche i momenti amabilmente kitsch della prima serata del Festival di Sanremo 2024. Il primo è tutto nel mega fiocco rosso che ha avvolto i Ricchi e Poveri, i residui, Angela Brambati e Angelo Sotgiu. La loro canzone Ma non tutta la vita si candida a essere il tormentone delle balere 2024. L’altro momento kitsch è nell’estro di Dargen D’Amico, in gara con Onda alta, che fa riferimento alle rotte dei migranti. È apparso con giacca e pantaloni tempestati di orsetti di peluche. Ma dietro le carnevalate anche un messaggio serio, a fine show, rivolto alla guerra in Medio Oriente: «Dio non accetta la scena muta: cessate il fuoco».

Festival di Sanremo 2024 prima serata Mengoni
Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images
Marco Mengoni in Valentino

TRE – Tre come i tre componenti del gruppo punk La Sad. Non è passato inosservato il loro look, studiato dallo stylist Pablo Patané, con giacca e pantalone nero e busto nudo con top scultura scheletrata. E chiome verdi, blu e rosa. Hanno cantato il brano Autodistruttivo, riferito al destino e all’amore, soprattutto per gli emarginati. Degno di nota il messaggio finale dei La Sad, da anni accanto al Telefono Amico, sulla prevenzione al suicidio: «La musica ci ha salvato la vita».

QUATTRO – Come il potente quartetto di hit inanellato da Mengoni nella sua seconda esibizione. Prima si è esibito con il suo successo del 2023, Due vite. In un secondo momento, in total red Valentino, coperto quasi da una toga stile imperatore, ha cantato in coinvolgente crescendo Guerriero, Mi fiderò, Pazza musica e L’essenziale. Il preludio per un nuovo tour negli stadi previsto per il 2025.

CINQUE – Come il numero di serate del Festival (la grande finale sabato 10 febbraio) e come le conduzioni consecutive di Amadeus. «Sanremo si ama», ha detto lo showman. «E io amo questo bellissimo pubblico, amo questo palco. In questi cinque anni ho finito gli aggettivi per descrivere la gioia di essere qui».

SEI – Sei al Mengoni “cocò”, ovvero co-conduttore. Si trova molto a più a suo agio come cantante che come presentatore. Gioca con il suo accento da Ronciglione ma, soprattutto nel siparietto con materassino al seguito, rimane un po’ impacciato. Piano piano scioglie la tensione e si respira più disinvolto.

Sei anche al ritorno di Zlatan Ibrahimovic sul palco dell’Ariston, breve e quanto basta simpatico (ed esitante). E sei a Mr. Rain, in gara con Due altalene: un’esibizione non troppo incisiva ma elegante e delicata.

SETTE – A Fiorello. Sarà il co-conduttore della serata finale, ma intanto eccolo già, ogni tanto, a spruzzare la sua verve comica. Divertente la chiusa ultima, rivolta al pubblico dell’Ariston sui titoli di coda: «Voi non c’è bisogno che vi alzate, restate qui fino a domani sera».

Sette anche a BigMama con La rabbia non ti basta, piacevole scoperta rap, e ad Angelina Mango. Con la sua briosa La noia, come cantante in gara numero 15 ha rotto… la noia.

OTTO – Alle canzoni di Ghali e Mahmood. Ci sono piaciute! Alla sua prima volta in gara, Ghali ha portato Casa mia, affresco urbano elettro-pop, brano politico e impegnato. E a far capolino, tra le poltroncine dell’Ariston, anche un personaggio strano tipo ippopotamo alieno, tal Rich Ciolino. Mahmood, che a Sanremo finora ha sempre vinto, due su due, ha raccontato la periferia con Tuta gold. I suoi riff? Sempre implacabili.

NOVE – Ai look di Ghali, Mengoni e Sangiovanni. Ghali, che sa flirtare con la moda, è apparso luccicante stile ufo, originale e raffinato. Con completo dai pantaloni a vita alta e camicia crop by Jonathan Anderson.

Mengoni ha sfoggiato vari look e griffe. Oltre al già citato Valentino, hanno catturalo l’occhio il completo blu ad apertura di serata, con giacca decorata di Emporio Armani, e la gonna di pelle coordinata alla giacca by Fendi.
Per Sangiovanni, in gara con Finiscimi, un total white dalle linee morbide realizzato per lui da GCDS di Giuliano Calza.

DIECI – A Fiorella Mannoia e a Loredana Bertè. A Fiorella Mannoia perché, al primo ascolto, il suo Mariposa, brano di orgoglio femminile, è quello che ci è piaciuto di più. Nivea e sensuale a 69 anni, scalza in abito di merletto bianco, è stata strepitosa vestita in Luisa Spagnoli. Al suo sesto Sanremo.

E Loredana, che dire? È la sua dodicesima volta in gara. Una vita di grandi dolori e tanta rabbia. Da Pazza, come recita la sua canzone. Non ci ha particolarmente convinti, al momento. Ma siamo super felici del suo primo posto momentaneo.