Festival di Sanremo 2024, la serata dei duetti e cover: i voti da zero a dieci
Ghali (Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images )

Festival di Sanremo 2024, la serata dei duetti e cover: i voti da zero a dieci

di Simona Santoni

Vince a sorpresa (e con fischi dell’Ariston) Geolier. Il nostro duetto preferito? Santi Francesi più Skin, cantando Leonard Cohen: voto dieci. Nove a Ghali, dal look sofisticato

La serata dei duetti e delle cover, la quarta, non si smentisce: anche al Festival di Sanremo 2024 è quella che riesce a tenere accesi e vigili fino all’ultimo istante. La più coinvolgente. Sul filo di connubi canori e coreografie artistiche che catturano curiosità e, spesso, anche emozioni. E con un esito finale da… fischi. Vince infatti la combinazione tutta napoletana Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio con il medley dal titolo Strade. Mentre l’Ariston esplode in disapprovazione.

Una serata ricca, densissima, protrattasi fino alle 2 inoltrate. Dall’apertura strepitosa di Annalisa, con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia sulle note degli Eurythmics, fino allo scoppiettante medley finale di Renga & Nek, che se la son duettata da soli ma han fatto ballare l’Ariston. Passando per il breve monologo di Filippo Timi per Diodato con Jack Savoretti ai picchi della vecchia scuola del canto, che ha scavato l’abisso con le nuove generazioni. Roberto Vecchioni? La vetta. Accanto al simpatico e sorridente Alfa, sembrato lì un po’ per caso.

Gigi D'Alessio e Geolier Festival Sanremo 2024 serata duetti
Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images
Gigi D’Alessio e Geolier

Dopo Russell Crowe alla terza serata, a cui è stato risparmiato Il Pulcino Pio, degno sequel de Il ballo del qua qua propinato a John Travolta, nessun super ospite internazionale nella serata dei duetti e delle cover del Festival di Sanremo 2024. C’è stato però il campione della MotoGp Francesco “Pecco” Bagnaia.

Dal palco della Costa Smeralda è risuonato il ritorno, dopo due anni di assenza per malattia, del deejay Gigi D’Agostino. «Siamo felicissimi di vederti», l’ha salutato Amadeus. «Il capitano è tornato a farci ballare».
Con Lorella Cuccarini accanto al maestro di cerimonia, co-conduttrice senza stecche, è stata una felice abbuffata di artisti.

La top five della serata dei duetti

Ed ecco la top five della serata dei duetti e cover del Festival di Sanremo 2024. La classifica è costituita per il 34% dal voto da casa, per il 33% da quello delle radio, per il 33% da quello della sala stampa. Si andrà poi a sommare alle classifiche precedenti e a quella della serata finale.

1) Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio – Medley dal titolo Strade
2) Angelina Mango
con il quartetto d’archi dell’orchestra di Roma – La rondine di Mango
3) Annalisa
con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia – Sweet dreams (Are made of this) degli Eurythmics
4) Ghali con Ratchopper – Medley dal titolo Italiano vero
5) Alfa
con Roberto Vecchioni – Sogna, ragazzo, sogna di Vecchioni

E ora i nostri voti da 1 a 10 alla quarta serata del Festival di Sanremo 2024, delle pagelle scanzonate sui generis ispirate a quelle dello sport.

Angelina Mango
Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images
Angelina Mango

Le pagelle della serata dei duetti e cover: i voti

ZERO – È quanto condividiamo la vittoria di Geolier nella serata dei duetti e delle cover (come pure quanto capiamo del testo della sua canzone in gara I p’ me, tu p’ te, in glorioso napoletano).

Zero: è anche il numero di donne che componevano il podio di Sanremo 2023. Per rintracciare una cantante vincitrice del Festival bisogna addirittura risalire l’albo d’oro di dieci anni fino al 2014, che incoronò Arisa. L’appeal di Angelina Mango o il talento inossidabile di Fiorella Mannoia pensavamo potesse sfatare questo tabù per il Festival di Sanremo 2024. La fresca vittoria di Geolier ci fa ricredere sulla nostra previsione per la finale.

UNO – “Quanti ne mancano?”, diceva il cartello mostrato ironicamente da Marco Mengoni co-conduttore della prima serata. Ebbene, finalmente ne manca solo uno, di giorni di Festival. Siamo a un passo dalla serata finale di un Sanremo 2024 dagli ascolti eccellenti e con qualche guizzo da primato: 10.561.000 spettatori e uno share del 65,1%, record dai tempi di Baudo, per la lunghissima prima serata (nel 2023 furono 10.758.000 spettatori e 62.5% di share). Seconda serata meno attraente: 10.361.000 spettatori e 60,1% di share (contro 10.545.000 spettatori e 62,3% di share del 2023). Terza serata: 10.001.000, con il 60,1% di share (meglio del 2023 che segnò 9.240.000 spettatori e 57,6% di share).

DUE – Come il duo dei Jalisse. Ovvero Fabio Ricci e Alessandra Drusian, marito e moglie. Vinsero il Festival di Sanremo nel 1997 con il tormentone Fiumi di parole, arrivando poi quarti al conseguente Eurovision Song Contest. E poi sparirono. Si narra che da allora abbiano collezionato ben 27 esclusioni dal Festival. È stato bello, finalmente, rivederli. Più dal punto di vista umano che da quello artistico. Siamo felici per loro. La canzone cantata, sul finir della serata? Ovviamente Fiumi di parole.

TRE – Alle borse rubate tra il pubblico dagli artisti in gara, alle dediche studiate, alle matite sul palco, alle scope alla Morandi, ai mazzi di fiori regalati al direttore d’orchestra: tutti in nome del FantaSanremo. Si salva giusto il gesto con le mani di Sangiovanni, per la onlus Uniamo Malattie Rare, per il suo significato sociale. Il FantaSanremo è senz’altro un gioco divertente e aggregante, ma che determini così tanto i comportamenti dei cantanti all’Ariston è diventato stucchevole.

Riccardo Cocciante e Irama
Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images
Riccardo Cocciante e Irama

QUATTRO – Come le standing ovation della quarta serata, dei duetti e delle cover. La prima è per Roberto Vecchioni, in duetto con Alfa, un po’ invocata da Amadeus. La seconda è per Riccardo Cocciante, a pianoforte e voce insieme ad Irama. La terza è per Skin al servizio di Santi Francesi. La quarta è forse la più emozionante e spontanea: per Angelina Mango che, accompagnata dal quartetto d’archi dell’orchestra di Roma, ha cantato La rondine di suo padre Mango. Divinamente cantato. Chi è riuscito a trattenere la commozione?

CINQUE – Come il magnifico quintetto composto da Mahmood, che non sbaglia un colpo (e un look), e i Tenores di Bitti, dalla provincia di Nuoro. Gruppo di canto a tenore, sono dei conservatori del canto tradizionale sardo patrimonio Unesco. Insieme hanno omaggiato Lucio Dalla in Come è profondo il mare. Un bel connubio!
Di origini egiziane da parte di padre, sardo per parte di madre, a fine cover Mahmood ha ringraziato la mamma e la Sardegna.

Alessandro De Santis dei Santi Francesi e Skin
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Alessandro De Santis dei Santi Francesi e Skin

SEI – A Rose Villain con Gianna Nannini. Gianna è Gianna: catalizzatrice. Rose Villain… era lì, ma poco pervenuta. Alchimia, questa sconosciuta.

Sei anche a La Sad con Rettore. Lo scatenato trio punk fa folclore con le sue creste colorate, il nastro dalla scritta “Fragile” a cingere, salti, urla, linguacce. Come ragazzini scalmanati da guardare con sufficienza comprensiva. Ma con loro c’è anche Rettore, che omaggiano con Lamette, e allora diventano subito degni di nota.

Sei sono anche le farfalle olimpiche che a un tratto hanno illuminato l’esibizione di Mr.Rain con i Gemelli Diversi sulle note di Mary dei Gemelli Diversi. Sono apparse alle loro spalle, in armonica disinvoltura, con cerchi, palle, leggiadria. Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean, Laura Paris e Alessia Russo. Ed ecco che hanno acceso gli sguardi.

BigMama Festival di Sanremo 2024 serata duetti
Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images
Gaia, BigMama, Sissi e La Niña

SETTE – Al duetto di Irama con Riccardo Cocciante che ha proposto Quando finisce un amore di Cocciante. Sembrano figlio e padre: voci profonde, intensità espressiva. Certo, Riccardo al pianoforte e nelle sonorità più squillanti non ha eredi.

Sette anche a BigMama con Gaia, La Niña e Sissi in Lady Marmalade di Labelle. Canto e ballo da energia pura. E un appello incisivo di BigMama a fine show: «Per tutte le donne: non avete paura, fate sentire la vostra voce e quando serve denunciate».

OTTO – A Roberto Vecchioni. 80 anni, mingherlino, ma quando intona la sua Sogna ragazzo sogna inchioda l’Ariston. È magnetico. Un gigante. Alfa gli sta lì di fianco, sorridente e consapevole della manna che ha vicino. E intanto Vecchioni se lo divora. Alfa probabilmente lo sa. E sa anche che è un’ottima spinta verso la top five.

NOVE – Ai look di Ghali, Alessandro De Santis dei Santi Francesi, Mahmood e Dargen D’Amico. I primi tre tutti total black.

Ghali ha cantato un medley dal titolo Italiano vero accompagnato da Ratchopper. Dominando la scena in Burc Akyol. Con completo con camicia di seta e una lunga stola adagiata sulle spalle. Elegante e sofisticato.

Affascinante Alessandro De Santis del duo dei Santi Francesi. Con gonna pareo con le frange e blusa in tulle con motivi floreali firmate Dolce & Gabbana.

Raffinato Mahmood, anche lui in Dolce & Gabbana. Con pantalone nero morbido su scarpe massicce e con una camicia in satin aperta sui pettorali torniti.

Sprizza brio e oro Dargen D’Amico. Completo dorato Moschino per lui, con simboli musicali neri sulla giacca.

Veronica Lucchesi, Annalisa e Dario Mangiaracina de La Rappresentante di Lista
Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images
Veronica Lucchesi, Annalisa e Dario Mangiaracina de La Rappresentante di Lista

DIECI – Ai duetti di Annalisa e Santi Francesi. Sono quelli che ci sono piaciuti di più.

Annalisa insieme a La Rappresentante di lista è forza e freschezza. Un tripudio che spacca la scena. Con voce potente e ammaliante fa quello che la canzone che porta in gara, Sinceramente, le dà meno possibilità di esibire.  

Santi Francesi, con Alessandro De Santis alla voce e Mario Lorenzo Francese al piano, ipnotizzano. De Santis duetta con Skin e finalmente c’è alchimia sul palco. Cantano il magnifico inno laico Hallelujah di Leonard Cohen ed è bellezza pura. Viva i veri duetti.