Allo Csac di Parma il racconto anticonformista dell’Italia tra gli anni 60 e 70

Le figure contro evocate dal titolo sono quelle immortalate in questi scatti: persone escluse dal racconto sociale, letteralmente spinte ai margini perché in contrasto con le logiche imperanti nella moderna società. E i loro ritratti sono la testimonianza di vite condotte all’insegna della differenza, della non omologazione, della sofferenza, ma anche della spontaneità.

Accanto a loro, sono fotografate persone che protestano, che manifestano, che non si rassegnano e affermano un modello di vita alternativo. Contro, appunto. Ecco tutto questo compone la mostra Figure Contro promossa dallo Csac (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma) con la curatela di Paolo Barbaro, Cristina Casero e Claudia Cavatorta utilizzando unicamente il materiale dell’Archivio, nell’ambito dell’edizione 2018 di Fotografia Europea dal titolo RIVOLUZIONI. Ribellioni, cambiamenti, utopie.

Ma figure contro sono anche quelle dei fotografi che hanno realizzato queste immagini: Giordano Bonora, Anna Candiani, Carla Cerati, Mario Cresci, Uliano Lucas, Paola Mattioli e Giuseppe Morandi. Ciascuno secondo la propria sensibilità e con il proprio linguaggio hanno contribuito a tradurre la fotografia da strumento di pura constatazione a strumento critico, di denuncia ma anche più sottilmente di riflessione, utile ad una presa di coscienza di quello che è la società italiana in pieno boom economico. La complessità di un paese viene mostrata, mettendone in luce tutte le contraddizioni e i clichè.

CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena, Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma) fino al 30 settembre.