Inaugurazione il 9 maggio, tra arte classica e collaborazioni con Roman Polanski e Wes Anderson

Si apre il sipario sull’apertura a lungo attesa della nuova Fondazione Prada a  Milano in un esteso spazio industriale (19 mila metri quadrati), una ex distilleria a Sud della città, su cui ha messo sapiente mano lo studio di architettura OMA guidato da Rem Koolhaas facendone una commistione di vecchio e nuovo.

L’opening è stata annunciata per il 9 maggio. Con sorpresa di molti, ad aprire le danze sarà una doppia mostra dedicata al mondo classico e curata dal celebre archeologo Salvatore Settis (con Anna Anguissola e Davide Gasparotto) che farà da trait d ‘union tra la sede milanese di Largo Isarco e la sede veneziana. Esamineranno rispettivamente il tema della serialità nell’arte classica (Serial Classic) e quello della riproduzione in piccola scala (Portable Classic) di sculture di epoca greco-romana.

Ma si tratta solo di una parte di un programma inaugurale densissimo che vede tra l’altro la partecipazione di Roman Polanski che esplorerà in un documentario le suggestioni cinematografiche del suo lavoro e gli interventi site specific di Robert Gober e Thomas Demand, nonché uno spazio dedicato ai bambini e ideato dagli studenti dell’Ecole nationale supérieure d’architecture de Versailles e naturalmente la parte di contemporaneo organizzata per percorsi tematici.

Approderà a Milano anche Wes Anderson – regista premiato di fresco ai Golden Globes ora in odore di Oscar – che realizzerà un’installazione bar tipo vecchia Milano.

Come non ricordare d’altronde la previa incursione di Anderson in territorio italiano per la realizzazione del corto Castello Cavalcanti (sotto il video). Sempre in collaborazione con Prada, ça va sans dire.