The Art of Slow. Una cena senza tempo dove arte culinaria e miscelazione alcolica si mescolano ad antiche tradizioni della terra guatemalteca, location d’eccezione per la cena di rum Zacapa

Un antico monastero di Antigua, l’Hotel Museo Casa Santo Domingo. Otto piatti preparati da otto chef (con altrettante stelle Michelin): l’italiano Diego Rossi e il guatemalteco Mario Campollo, poi Kevin Fehling, dalla Germania, il messicano Germany Abel Hernández, il colombiano Mark Rausch, lo svizzero Jacques Pourcel fino a Daniel Engellau dalla Svezia e María Marte dalla Spagna.

È la Slow Dinnig Experience. Un’esperienza culinaria innovativa, ospitata in quella terra magica che è il Guatemala, con menù sapientemente studiato per assecondare la complessità del gusto del rum Zacapa declinato poi in una serie di cocktail preparati da Mafer Tejada, bartender messicana e finalista della Diageo World Class.

A dare il benvenuto agli ospiti la padrona di casa, Lorena Vasquez, master blender di Zacapa, e una flûte di Zacapa 23 mescolato a chai tea e Champagne. In cucina, nel frattempo, nasceva l’antipasto per mano dallo chef guatemalteco Mario Campollo e dallo svedese Daniel Engellau: ceviche con sfere di barbabietola e mousse di avocado e astice affumicato. Il tutto accompagnato da Zacapa 23, vermouth rosso, puree di lychee, pericon tea e ginger ale.

Cuore della cena, poi, i tre main course realizzati da Diego Rossi, con il diaframma su crema di ayote, Jacques Pourcel, con la crema di crostacei e gamberi flambé al rum, e Abel Hernández con il branzino in salsa di vaniglia. Accanto al pesce gli ospiti hanno sorseggiato un delicato drink preparato con Zacapa XO e stout beer. Mentre con la carne è stato servito un Chocolate Old Fashioned. Infine i dessert. Dal fiore di ibisco con crumble di zafferano di Maria Marte, alla ganache al cioccolato e rum di Kevin Fehling fino alla meringa di guanabana con riduzione di lampone. Il cocktail non poteva essere che a base di caffè, rum e un dash di amaro italiano