Il mondo a modo suo: retrospettiva di un artista eclettico

Il Palazzo della Ragione di Milano presenta una grande retrospettiva sul lavoro dell’artista eclettico William Klein (dal 17 giugno all’11 settembre).

William Klein, nato a New York, studia pittura a Parigi durante la fine degli anni 40, prima di iniziare a dedicarsi alla fotografia. Il suo lavoro documentario viene inizialmente respinto, considerato volgare e dilettantesco, Klein fatica a trovare l’editore del suo primo libro, New York. Le fotografie sgranate e sfocate, che sembravano avere qualcosa in comune con gli scatti di Robert Capa, iniziano poi a conquistare il mondo della critica e nel 1957 vince il Premio Nadar. Da allora continua a realizzare film e spot pubblicitari, iniziando però a dare un nuovo sguardo sul mondo della moda.

In sequenza si susseguono le esperienze visive dell’autore vissute prima a Milano, dove entra in contatto con il mondo del design e dell’astrattismo, poi a Roma, dove conosce Fellini, Pasolini, Moravia e Zavattini, per arrivare a Tokyo, un mondo che lo sconvonge e di cui dice:

“fotografavo di notte e di giorno, mi sorprendeva tutto”.

Impossibile inoltre non dare spazio alla sua interpretazione del mondo della moda in cui ribalta l’approccio tradizionale, portando le modelle in strada e introducendo l’utilizzo di molte innovazioni tecniche come il teleobiettivo, il grandangolo e l’open flash.

Negli anni novanta, infine espora le connessione tra la fotografia e la pittura realizzando dei provini dipinti.

In mostra non solo la sua fotografia, ma anche al suo lavoro di regista, designer e scrittore, un percorso storico attraverso il lavoro sulla moda, la fotografia astratta e una selezione di lungometraggi e documentari.