Promette di essere uno degli eventi più importanti del 2015 e di fare record di visitatori. Dal prossimo febbraio

Si preannuncia come uno degli eventi espostivi più rilevanti del 2015 in Europa, la mostra dedicata al celebre artista post-impressionista Paul Gauguin ha richiesto ben 6 anni di preparazione e si tratta dell’esposizione più onerosa della Fondation Beyeler ad oggi, oltre che la sua più grande retrospettiva museale nell’area mitteleuropea da oltre 10 anni a questa parte.

Non avendo Gauguin una fondazione o un museo a lui intitolato, la cinquantina di capolavori che saranno riuniti a Basilea sono il risultato di importanti prestiti provenienti da prestigiose e collezioni private e istituzioni museali da 13 paesi. Tra questi anche concessioni ‘difficili’, come quelle dall’Ermitage di San Pietroburgo e il museo Pushkin di Mosca.

Diversi autoritratti, le opere del periodo bretone e quello tahitiano costituiranno il nucleo di un’esposizione che lo stesso direttore della Beyeler, Sam Keller, definisce “sensazionale”.

E dietro l’opera pioneristica, sensuale ed esotica, c’era un uomo la cui vita stessa sembra il copione di un film. Un nomade fin dall’infanzia (trascorsa in Perù) che ha viaggiato su navi mercantili, è rientrato nella città natale, Parigi, per fare l’agente di borsa e si è trovato poi a condividere la vita bohémienne con gli impressionisti, tra cui aveva diversi amici, e ad Arles, a essere coinquilino di Vincent Van Gogh. Fino alla progressiva ricerca di un esilio volontario da una società con cui polemizza: lo trova infine nelle isole francesi d’oltremare, sognate come un paradiso perduto abitato da creature felici. 

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Paul Gauguin

Fondation Beyeler, Basilea

8 febbraio – 28 giugno 2015