Gli amici del mare

Gli amici del mare

di Andrea Giordano

Attraverso l’alter ego Luca, il regista Enrico Casarosa ripercorre le sue estati da bambino in Liguria, trascorse all’insegna dell’avventura. E porta la Pixar per la prima volta fuori dai confini americani con una storia tutta italiana

Catturare l’essenza dei ricordi, memorie di un’infanzia incredibile, che sembrano quella di tutti, tuffandosi in un debutto “Made in Italy” da vivere e in cui potersi riconoscere. A riuscirci è Enrico Casarosa, genovese doc, ma da anni storyboard artist (da Up a Ratatouille) e senior creative (da Coco a Toy Story 4) nella leggendaria Pixar, una della realtà d’animazione e d’eccellenza riconosciute nel mondo, l’azienda dei sogni, che più di altre sviluppa e apre alle idee. Là, dove dopo il cortometraggio-gioiello La luna, che nel 2011 lo portò a sfiorare l’Oscar dietro la macchina da presa, adesso fa il passo dei grandi in un lungometraggio, ancora nei panni di regista e sceneggiatore. Il primo italiano a farcela. L’occasione è Luca, dal 18 giugno in esclusiva su Disney+, ambientato tra la bellezza dei paesaggi anni 50 delle Cinque Terre, nella località immaginaria di Portorosso, un mix tra Portofino-Portovenere e Monterosso. Lo sfondo perfetto, suggestivo, per una produzione imponente, narrando una storia fatta di riscoperta, valori, al di là delle prime impressioni e degli schemi. 

Ma il film fa soprattutto riassaporare la forza delle identità, dei dettagli legati all’Italian style, elementi immortali e riconoscibili, come la Vespa Piaggio, il caffè, il cibo, i bar e i piccoli alimentari, la magia del borgo e delle botteghe artigianali, le focaccerie, il linguaggio, il mare, omaggiando Mastroianni, Monicelli e I soliti ignoti, Fellini e La strada. Volti, rapporti perduti e ritrovati, autenticità persa nel tempo, per tornare dunque ragazzi e invitarci a sfogliare il nostro album della vita. «Questa è una storia profondamente personale», dice il regista, «non solo perché è ambientata nella riviera italiana dove sono cresciuto, ma perché al centro c’è la celebrazione dell’amicizia. Le amicizie infantili spesso stabiliscono la rotta di chi vogliamo diventare e sono proprio quei legami a essere al centro della nostra storia. Così, oltre alla bellezza e al fascino del mare italiano, raccontiamo un’avventura estiva indimenticabile, che cambierà radicalmente Luca».


Un frame del film d’animazione Luca di Enrico Casarosa, regista e
sceneggiatore genovese che vive negli Stati Uniti da più di 30 anni

La pellicola è anche, oltremodo, un grande viaggio poetico, visivo, scandito di suoni e rumori, di parole e ispirazioni, di momenti e musiche. «Ho sempre amato Il Gatto e la Volpe di Edoardo Bennato, che è un brano degli anni Settanta, ma sono felice di aver fatto questa eccezione perché ha sempre trasmesso il senso dello stare insieme e in quest’ottica mi sembra che i due protagonisti, Luca e Alberto, abbiano delle similitudini con il gatto e la volpe, due amici che si cacciano sempre insieme nei guai. Ovviamente parla anche di altro, ma è questo il motivo per cui l’ho scelto, per quel qualcosa di giocoso e divertente, e quel rimando a Pinocchio». Alla fine «quando parli di qualcosa che sembra vero, che è stato sperimentato ed è specifico, tutto diventa una cosa meravigliosa».