Grandi artisti da scoprire nell’estate 2023
Ron Mueck, 2013. Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris.

Grandi artisti da scoprire nell’estate 2023

di Elena Bordignon

Mostre spettacolari ci invitano a scoprire il talento di grandi artisti. Dalle fondazioni Cartier e Louis Vuitton a Parigi al Guggenheim di Bilbao, da Palazzo Strozzi a Firenze alla Fondation Beyeler di Basilea, questa estate le mete artistiche nelle città europee ospitano grandi nomi

Ron Mueck – Fondation Cartier

Girovagare attorno a 100 teschi giganti. Uno sopra l’altro, sembrano caderci addosso. Con questa imponente installazione, Ron Mueck presenta la sua mostra ospitata alla Fondation Cartier di Parigi fino al 5 novembre 2023. L’artista australiano, famoso per le sculture iperrealistiche in resina e silicone, porta a Parigi una serie di opere nuove. Oltre alla monumentale Mass (2017), presentata per la prima volta fuori dall’Australia, composta da centinaia di teschi enormi, presenta due nuove sculture, che riflettono la recente evoluzione della sua pratica artistica. Untitled (Three Dogs) una scultura composta da 3 cani, ciascuno alto 3 metri e This Little Piggy, un’opera che l’artista ha accettato di presentare incompiuta. Rappresenta un passaggio del romanzo di John Berger, che descrive un momento importante nella vita di una comunità rurale. Mostra un gruppo di uomini che macellano un animale. Le opere di Ron Mueck sono tanto rare quanto attese e questa mostra è un’occasione unica per scoprire la ricchezza e la diversità del suo lavoro.

Basquiat X Warhol. Painting 4 hands – Fondation Louis Vuitton, Parigi

Tra il 1984 e il 1985, Jean-Michel Basquiat (1960-1988) e Andy Warhol (1928-1987) hanno realizzato circa 160 dipinti in tandem, ‘à quatre mains’, tra cui alcune delle opere più grandi prodotte durante le rispettive carriere. Fino al 28 agosto la Fondation Louis Vuitton racconta la fondamentale collaborazione tra i due artisti americani. La mostra riunisce oltre trecento opere e documenti, tra cui ottanta tele firmate congiuntamente dai due artisti. Oltre alle opere dei due artisti, per evocare l’energia della scena artistica newyorkese degli anni ’80, sono esposte anche una serie di lavori di importanti artisti del calibro di Keith Haring, Jenny Holzer, Kenny Scharf e Michael Halsband. Accanto alle opere, per dare ritmo e profondità a questo irripetibile periodo, l’esposizione è arricchita da una lunga raccolta di fotografie, tra cui la famosa serie di fotografie di Michael Halsband “Boxing Gloves” realizzate per il manifesto della mostra di Jean-Michel Basquiat e Andy Warhol del 1985. 

Rachel Whiteread, …And the Animals Were Sold – Palazzo della Ragione, Bergamo

Palazzo della Ragione a Bergamo è la suggestiva cornice dell’installazione pensata dall’artista inglese Rachel Whiteread. Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, l’artista di fama internazionale presenta un’installazione inedita pensata in relazione alla città e in conversazione con l’architettura e la storia del Palazzo della Ragione. Promossa dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo la mostra “…And the Animals Were Sold”, realizzata per la Sala delle Capriate, consiste in una grande installazione ambientale composta da sessanta sedie che costituiscono la materializzazione dello spazio vuoto compreso fra le gambe di due differenti modelli di sedute. Il titolo, …And the Animals Were Sold, allude alla recente pandemia che ha coinvolto tutto il pianeta: “E gli animali furono venduti” porta alla mente l’immagine dei mercati asiatici in cui si vendono animali di ogni sorta e che molti studiosi sostengono essere all’origine della mutazione del Coronavirus.

Yayoi Kusama: 1945 to Now – Guggenheim – Bilbao

Alla soglia dei cent’anni, l’artista e scrittrice giapponese Yayoi Kusama, è protagonista di una lunga serie di mostre nei più importanti musei di tutto il mondo. Anche il Guggenheim di Bilbao le rende omaggio con una grande mostra allestita fino al 8 ottobre 2023. Definita, a ragione, un’icona culturale globale, negli ultimi sette decenni Kusama ha inseguito con fermezza la sua visione avanguardista, perfezionando un’estetica personale unica. La mostra a Bilbao racconta la storia della sua vita e del suo lavoro, portando in primo piano il suo desiderio di interconnessione e le profonde domande sull’esistenza che guidano le sue esplorazioni creative. Con quasi 200 opere, questa al Guggenheim è la più ampia retrospettiva dell’artista nell’ultimo decennio in Spagna. Dipinti, disegni, sculture, installazioni e materiale d’archivio documentano l’evoluzione del suo lavoro e le sue performance dal 1945 ad oggi.

Yan Pei-Ming. Pittore di storie – Palazzo Strozzi

“Ho paura di scomparire. Ma so che è inevitabile. È un’angoscia quasi quotidiana», ha rivelato Yan Pei-Ming in una recente intervista. Di fronte a questo disagio, l’ artista franco-cinese, ha saputo dare una sola e fondamentale risposta: la pittura. Con una gamma ristrettissima di tonalità – nero e grigio, rosso e bianco – Yan Pei-Ming ha saputo trovare un metodo insolito per fare luce sull’oscurità. L’occasione per scoprire la sua rara bravura è la grande mostra Yan Pei-Ming. Pittore di storie ospitata dal 7 luglio al 3 settembre 2023 a Palazzo Strozzi. Noto per una profonda e appassionata riflessione sulla pittura, nelle sue tele monumentali Yan Pei-Ming unisce storia e contemporaneità, celebri opere d’arte, personaggi pubblici e soggetti intimi. L’esposizione propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di esplorare la ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un cortocircuito tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente.

Doris Salcedo, Palimpsest – Fondation Beyeler, Basilea

La Fondation Beyeler dedica un’ampia retrospettiva all’artista di fama internazionale Doris Salcedo (*1958 a Bogotá, Colombia), visitabile fino al 17 settembre 2023. Risultato di anni di ricerca socio-politica e di esperimenti con tecniche e materiali, le sue opere si esprimono su grandi eventi di forte attualità, ma anche su concetti che toccano tutti gli individui. La mostra prende il titolo da una delle sue opere più famose, Palimpsest (2013-17), che consiste in un’enorme installazione a pavimento in cui dei nomi sono scritti nella sabbia su lastre di pietra. Periodicamente, altri nomi, scritti nell’acqua, compaiono e si sovrappongono ad essi, prima di allontanarsi quasi con la stessa rapidità con cui sono apparsi. I nomi sono quelli delle persone che hanno perso la vita in mare. Palimpsest è stato affiancato da altre sette installazioni sempre incentrate sulla riflessione in merito alle questioni umanitarie globali: la violenza politica, i diritti umani, i lasciti del colonialismo.