Eccezionali prestiti dal Musée d’Orsay di Parigi, inclusi “Colazione sull’Erba” e “Le Regate ad Argenteuil”

Il Musée d’Orsay di Parigi ‘approda’ a Torino, portando con sè quaranta capolavori di Claude Monet. Un’occasione eccezionale grazie a Skira, Città di Torino e Gam: in mostra ci sono opere mai esposte prima in Italia, insieme a vere e proprie icone del suo lavoro.

La più preziosa è Le déjeuner sur l’herbe: Monet avrebbe voluto dipingere un quadro dalle dimensioni più vaste, per rispondere alla sfida lanciata da Manet che aveva realizzato un’opera con lo stesso titolo, ma poi il progetto fu abbandonato. La ragione fu spiegata così dallo stesso Claude: ‘Dovevo l’affitto al proprietario di casa e, non potendo fare altrimenti, gli ho dato in pegno la tela che costui ha tenuto avvolta in cantina. Quando finalmente sono riuscito a procurarmi la somma necessaria per riprenderla indietro, capirete bene che la tela aveva avuto tutto il tempo necessario per ammuffire’. Per questo l’artista, la taglia in tre frammenti, di cui il terzo è andato perduto.

Il dipinto La Pie costituisce una tappa significativa nella crescita artistica di Monet che ritrae questo paesaggio di campagna della regione di Étretat con tonalità chiare e luminose inedite per la pittura open air, e all’inizio poco capite e apprezzate, tanto da far esclamare al critico dell’epoca Félix Fénéon: ‘Il pubblico che aveva fatto la bocca ai pastelli dai colori bituminosi preparati dai capocuochi delle scuole e delle accademie, era disgustato da questo tipo di pittura chiara’. 

La Cattedrale di Rouen, soggetto che rappresentò una grande passione e forse anche un po’ l’ossessione del pittore impressionista, deciso a ritrarla in tutte le possibili sfumature di luce, è affiancata dal velo di nebbia sul Parlamento di Londra, soggetto della tela Londres, le Parlement.

Tra le altre opere esposte alla Gam, c’è il celeberrimo dipinto Régates à Argenteuil in cui il pittore presenta per la prima volta la pennellata spezzata, che meglio consentiva di catturare la luce naturale.

Un ‘ripasso’ di storia dell’arte da non perdere (con tuffo in capolavori inestimabili)

——————

Monet, Gam Torino

Sino al 31 gennaio