Icon 30: il nuovo numero in edicola

Icon 30: il nuovo numero in edicola

di Michele Lupi

Il cinema è stile, fascino, amore. Nel nuovo numero di Icon in edicola dal 6 ottobre un’intervista esclusiva a Gabriel-Kane Day-Lewis e il racconto della nascita del film C’era una volta in America. E poi moda, stile, tempo libero, benessere

Quando facciamo le interviste, ogni persona che incontriamo prima o poi finisce per parlare di cinema: del film che custodisce nel cuore o di quello che l’ha ispirato nella vita. Spesso i due coincidono. Il cinema è stile, fascino, amore.

C’è molta gente che dovrebbe dire grazie al cinema per aver scelto una professione dopo aver visto un film e ce n’è altrettanta che dovrebbe maledire il cinema per essersi innamorata di un’idea romantica – di nuovo vista in un film – che poi l’ha portata alla rovina. Mi viene in mente El Chapo, il violento narcotrafficante colombiano, che per il piacere di esser intervistato da Sean Penn, l’anno scorso ha svelato involontariamente il proprio rifugio alla polizia (arrestato); o (quasi) tutte le interviste ai protagonisti della infima violenza politica anni 70, dove alla domanda «Ma cosa diavolo l’ha ispirata?», la risposta in molti casi era sempre la stessa: Il mucchio selvaggio di Sam Peckimpah, con i suoi attori truculenti e “sporchi”.

Insomma, il cinema è – nel bene e nel male – la benzina con il maggior numero di ottani, quando si tratta d’influenzare la vita di qualcuno. E lo dico in senso positivo, nonostante gli esempi negativi. In onore di questo, quindi, il numero di Icon in edicola da giovedì 6 ottobre ha due piccole (grandi) perle: una lunga intervista a Gabriel-Kane Day-Lewis, figlio di Daniel Day-Lewis, il più importante e autorevole attore contemporaneo (niente nepotismi: è un’intervista bella, nuda e cruda); e uno strepitoso racconto sulla nascita della sceneggiatura di C’era una volta in America, il film di Sergio Leone che – forse più di tutti – è citato sempre dagli uomini come uno dei nostri film preferiti.

Un travaglio difficile e sofferto, quello della nascita del film di Leone, iniziato con la preparazione della sceneggiatura nel 1975 e finito con la conclusione dell’opera, nel 1984.

Sul ring, a sfidarsi come in un incontro di pugilato, due pesi massimi: il divo della letteratura americana dell’epoca, Norman Mailer e, appunto, Leone, il più americano dei nostri registi. Un incontro tra i due senza esclusione di colpi, a Roma. Pochi giri di parole: è un pezzo strepitoso, scritto dal giornalista de La Stampa Piero Negri Scaglione che, in un futuro prossimo, ne farà un libro per Einaudi.

E dato che ci avviciniamo velocemente a Natale, una nota di colore (a proposito d’ispirazioni): C’era una volta in America ha fortemente influenzato anche una delle canzoni natalizie più significative di sempre: quella Fairytale of New York del gruppo irlandese The Pogues, con una musica molto bella e un testo amatissimo, tra sbronze nella notte Santa, il coro degli agenti irlandesi del NY Police Dept. e un litigio furibondo tra due innamorati. Un’idea sarebbe mettersi comodi, cercare questa canzone, e leggersi il pezzo. Buona lettura.